Addio influencer, ora arrivano i deinfluencer: chi sono e perché piacciono tanto

Gli influencer, per anni, hanno dettato legge in fatto di moda finendo, però, per passare loro stessi di moda. Arriva l’era dei “deinfluencer”: vediamo chi sono e perché stanno diventando tanto popolari.

Si potrebbe quasi dire che dal dettare moda al passare di moda ci vuole proprio un attimo. Basta distrarsi, mostrarsi non più in perfetta forma, commettere un piccolo errore di calcolo o deludere i followers ed ecco che si perde il trono. E di influencer che perdono il trono ogni giorno ormai se ne vedono sempre di più.

La fine di un’era? A quanto pare sì: forse siamo tutti un po’ stanchi di sentire qualcuno che ogni giorno sui social ci suggerisce quale shampoo o balsamo acquistare per avere capelli lisci come seta o quale crema usare per far sparire le rughe come per miracolo.

La generazione Z guarda oltre e, a differenza delle generazioni che l’hanno preceduta, si lascia meno condizionare dai social pur usandoli tantissimo. L’epoca degli influencer sembra ormai agli sgoccioli anche perché ora sta emergendo una nuova figura: quella dei Deinfluencer.

Persone tendenzialmente non famose ma che piacciono e che, in poco tempo, stanno riuscendo ad avere più followers degli influencer popolari. Se piacciono così tanto non è un caso: sono arrivati proprio al momento giusto e riescono a rispondere ad un preciso bisogno della società odierna.

Deinfluencer: chi sono e perché piacciono tanto

Hai mai sentito parlare dei “deinfluencer”? Se non ne hai ancora sentito parlare presto tutti ne parleranno in quanto stanno già soppiantando la figura del classici influencer che sembrano aver fatto il loro tempo ed essere passati di moda.

ragazza con il cellulare in mano
Deinfluencer: chi sono e perché piacciono tanto/Casertanotizie.com

Abbiamo davvero bisogno di qualcuno che ci suggerisca quale shampoo comprare o quale crema usare o quale completino indossare per andare ad allenarci in palestra? A parte il fatto che nessuno di noi ha bisogno di un “grillo parlante” che gli dica come spendere i suoi soldi, c’è anche un altro fattore da considerare: gli influencer sono ovviamente pagati dai brand che sponsorizzano e che ci consigliano di acquistare.

Possono mai parlare male di un prodotto se sono pagati per pubblicizzarlo? Ovviamente no. Dunque perché mai dovremmo fidarci e spendere i nostri soldi acquistando prodotti che magari non valgono nemmeno così tanto? Ecco che allora entrano in gioco i deinfluencer che, come suggerisce il nome stesso, sono l’esatto opposto degli influencer.

Si tratta di persone non famose che sconsigliano determinati acquisti. Si dividono in due categorie principalmente: ci sono i deinfluencer che sconsigliano l’eccesso di shopping in generale e la moda usa e getta che non fa bene né al portafoglio né all’ambiente; e poi ci sono i deinfluencer che, invece, dopo averli provati, sconsigliano prodotti ben precisi.

Quest’ultima categoria sta già spopolando e sono seguitissimi in quanto ci forniscono un servizio molto utile: ci recensiscono un prodotto e ci evitano di buttare via denaro inutilmente. La chiave del loro successo sta proprio nel fatto che, non essendo personaggi famosi, non vengono pagati da nessuno e quindi sono maggiormente affidabili.

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