Anche ai migliori può succedere…e uno degli chef più prestigiosi d’Italia è stato stroncato senza troppi complimenti da una giuria di esperti pasticceri: il suo panettone è quasi tra i peggiori.
Quando si cade dall’alto i lividi poi sono belli grossi e fanno anche parecchio male. Può succedere a tutti, sia chiaro: una stroncatura non è la fine del mondo. Ma quando ad essere colpito è un rinomato chef pluristellato, il boccone è amarissimo da ingoiare e ancor più difficile è digerirlo.
Lo chef in questione, pur non essendo un pasticcere, come molti colleghi si è avventurato lungo la strada dei lievitati e per Natale ha voluto proporre un panettone firmato da lui in collaborazione con una storica pasticceria italiana. Il panettone ha un costo di tutto rispetto se confrontato con quelli della concorrenza.
Allora una giuria di esperti ha voluto assaggiarlo per capire se tale prezzo era dovuto ad una qualità davvero eccezionale come, del resto, ci si sarebbe aspettati. Ed è qui che è arrivata la stroncatura: il panettone non solo non vale il prezzo che costa ma, addirittura, è finito quasi in fondo alla classifica stilata dagli esperti superato alla grande da dolci natalizi molto meno famosi e molto più economici.
Il panettone dello chef non vale ciò che costa: gli esperti lo bocciano
Brutto colpo per uno dei più grandi chef del nostro paese: il suo panettone è stato bocciato in quanto non varrebbe il prezzo che costa e la qualità sarebbe inferiore a quella di altri panettoni più economici. Il giudizio dei pasticceri ha trovato conferma anche nella “giuria” popolare che non ha ritenuto il prodotto all’altezza.
Bocciato per odore, sapore e consistenza il panettone Motta realizzato in collaborazione con lo chef Bruno Barbieri! La classifica stilata, come ogni anno, da Altroconsumo non lascia spazio a dubbi: il panettone di Bruno Barbieri finisce al sesto posto, superato da panettoni ben più economici come, ad esempio, quello della Coop che, messo in vendita a soli 6 euro, si è conquistato il primo posto.
Il panettone di Barbieri, invece, costa più del doppio: 15,18 euro, un prezzo un po’ alto considerando che si tratta di un prodotto industriale venduto nei supermercati. Ma non solo: sono state riscontrate notevoli differenze anche rispetto al classico panettone Motta, quello che veniva venduto gli altri anni e che non recava la firma dello chef pluristellato.
Fino allo scorso anno, infatti, il panettone tradizionale Motta costava circa la metà ma aveva il 10% in più di frutta candita. Il panettone firmato da Bruno Barbieri, invece, ha meno canditi ma il doppio delle uova. Il dolce natalizio è stato fatto assaggiare sia ad una giuria di esperti pasticceri sia a persone comuni e, in entrambi i casi, è stato bocciato.