Manutenzione caldaia, cosa accade se non si fa ogni anno? Ecco cosa si potrebbe rischiare

Una pratica che andrebbe fatta periodicamente: non occuparsi della manutenzione della caldaia può comportare questi rischi.

La manutenzione della caldaia non rappresenta una pratica facoltativa, bensì un obbligo stabilito dalla legge. Le conseguenze della procrastinazione in tal senso possono tradursi in sanzioni, ma anche in gravi effetti collaterali per la salute. Sostanzialmente figurano rischi tecnici (i quali compromettono la sicurezza dell’inquilino), economici ed infine legali. Entriamo quindi nello specifico: tutto quello che bisogna sapere sulla manutenzione periodica della caldaia.

Manutenzione della caldaia: tutto quello che bisogna sapere

In linea generale, la manutenzione andrebbe svolta ogni due anni. I tempi mutano a seconda del modello della vostra caldaia: ogni anno per i modelli a combustibile liquido e con potenza superiore a 100 kW, ogni due anni per modelli strutturati a gas naturale (o GPL) con potenza superiore a 100 kW ed infine ogni quattro anni per le caldaie a gas naturale o GPL che tuttavia vantano una potenza pari o inferiore a 100 kW.

Persona sistema la caldaia
Manutenzione della caldaia: tutto quello che bisogna sapere – foto: canva – casertanotizie.com

Questa pratica è regolata da una serie di norme, le quali – di fronte alla mancata manutenzione periodica – possono implicare una serie di conseguenze. Parliamo quindi di sanzioni amministrative, sulla base del Decreto Legislativo n.192/2005, il cui valore può oscillare dai 500 ai 3mila euro (retroattive fino a cinque anni), ma anche di sospensione del servizio laddove gli operatori riscontrino dei malfunzionamenti gravi ed infine maggiori costi a lungo termine.

Con costi maggiori a lungo termine intendiamo la sostituzione della caldaia in caso di usura, ma anche i più frequenti interventi di riparazione a causa del suo abuso. Tra i rischi della mancata manutenzione, oltre come citato alle multe retroattive, figurano inoltre la mancata validità del documento di assicurazione. In caso di comportamento illecito del proprietario, anche se la caldaia è a norma potrebbe perdere la copertura.

Per quanto concerne i rischi di carattere economico, abbiamo palesato l’aumento dei costi di riparazione e dei consumi. Nel caso in cui la caldaia non sia a norma oppure malfunzionante, questo ridimensionerà inevitabilmente la sua efficienza energetica. Ma ciò che è realmente importante sono i rischi riguardanti la sicurezza dell’inquilino dell’appartamento ove la caldaia è stata installata.

Potrebbero verificarsi:

  • Emissioni tossiche: una caldaia malfunzionante può produrre monossido di carbonio, una sostanza pericolosamente nociva;
  • Cortocircuiti: rischio di incendio, a causa dei guasti prodotti da componenti elettrice danneggiate;
  • Fughe di gas: si possono verificare perdite di gas all’interno dell’abitazione, mettendo in pericolo i residenti.

Sarebbe opportuno quindi controllare la documentazione e la data corrispondente all’ultima manutenzione.

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