Calza della befana: quando finirla per potersela godere ma senza ingrassare? Dicono che questa data può essere un ottimo riferimento
Quando si parla della tradizione della calza della Befana e della sua consumazione, c’è sempre un bel dibattito su come gestire le calorie, soprattutto per chi segue un’alimentazione equilibrata e fa attività fisica. La domanda in particolare è soprattutto uno: quando dovrebbe durare, ragionevolmente, una calza della befana per fare meno danni possibili sul piano alimentare?
La calza della Befana di solito è composta da una varietà di dolciumi, ma un elemento comune è il cioccolato, che è calorico. Un pezzo di cioccolato o una caramella può avere circa 100-150 calorie. Se hai una dieta sana, equilibrata, con un buon apporto di frutta, verdura, proteine e carboidrati complessi, e ti alleni regolarmente, il dolce occasionalmente può essere un piacere senza compromettere troppo il tuo bilancio calorico settimanale.
Diciamo che se mangi un pezzo di calza ogni tanto, per esempio uno ogni 3-4 giorni, e ti alleni con una frequenza regolare – magari una o due volte alla settimana, facendo un’attività che ti piace, come il tennis o una camminata lunga – e mantieni una dieta equilibrata, non è detto che mangiare il dolce nella calza ti faccia ingrassare. L’importante è non esagerare, perché le calorie si sommano facilmente, e uno strappo alla regola può diventare una spirale se non stai attento. Anche uno al giorno sarebbe sconsigliato: come detto, meglio uno ogni 3-4 se non addirittura uno o due a settimana magari nel weekend.
Del resto supponiamo che tu faccia sport moderato e che il tuo fabbisogno calorico giornaliero sia intorno alle 2.000-2.500 calorie (a seconda di età, peso, e livello di attività). Mangiare un pezzo di calza ogni 3-4 giorni aggiungerà circa 100-150 calorie al tuo piano alimentare, un’aggiunta che, se controllata, non comporterà un grande impatto sul tuo peso. Discorso diverso però se si sommano vari pezzi a un’alimentazione magari già non attenta e non doverosamente supportata da una sana attività fisica.
La chiave per non ingrassare è essere consapevoli di ciò che mangiamo, ma anche di come il nostro corpo risponde. Una persona che fa attività fisica regolare e segue una dieta sana può permettersi qualche piccolo extra, come la calza della Befana, senza problemi. Discorso diverso magari per chi non ha abitudini sane e ha qualche chilogrammo in più. Ciò che conta davvero, in ogni caso, è il bilancio complessivo tra calorie consumate e calorie bruciate. Fermo restando che dipende ovviamente anche da dimensione della calza, contenuto specifico al suo interno e statura della persona che se ne ciba. Ma mediamente il discorso vale per tutti.
Come gestire l’aspetto calorico di questo dolce regalo? E’ possibile darsi una data per aiutarsi. Come detto se consumato con moderazione, un pezzo di calza ogni 3-4 giorni può essere un piccolo piacere senza compromettere il bilancio calorico. Per chi mantiene uno stile di vita sano, che include una dieta equilibrata e una regolare attività fisica, il rischio di ingrassare come detto è minimo. In questo modo, giocoforza, la calza può durare tranquillamente portarsi fino all’inizio o addirittura alla metà di febbraio.
E’ un’idea per contenersi potrebbe essere quella di arrivare a San Valentino con ancora qualche caramella o cioccolatino da assaporare, così da non rinunciare totalmente ma al contempo senza compromettere il proprio pesoforma. Metà febbraio significherebbe quasi un mese e mezzo. Un buon compromesso, tutto sommato. Poi è chiaro: se si può allungare ancor di più la durata, sarebbe meglio ancora. Soprattutto in vista di una prova costume che non è poi così lontanissima ora che Natale è passato.
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