Riforma del codice della strada: tutti parlando delle sanzioni per l’alcol, senza accorgersi di questa previsione ancora più severa
Da mesi ormai non si fa altro che parlare della Riforma del codice della strada. Anche le festività natalizie sono state piene di discussioni su quale sia il giusto limite nel bere quando ci si deve mettere alla guida, tra chi ha criticato ampliamente le modifiche introdotte e chi le ha elogiate. La guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di droghe è adesso severamente punita.
Se si ha un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, la patente è sospesa più a lungo e per un periodo di due o tre anni, una volta riottenuta, sarà obbligatorio guidare soltanto veicoli dotati di alcolock, ovvero di quei dispositivi che impediscono l’avvio dell’automobile ove il conducente, soffiando, abbia un tasso alcolemico superiore allo zero.
Ma la riforma ha previsto sanzioni ancor più severe per un altro tipo di infrazioni che sono però passate in secondo piano e che vengono sottovalutate, vediamo quali. Nei casi di eccesso di velocità, ove vi siano più violazioni registrate con autovelox entro un’ora nell’ambito dello stesso tratto di competenza di un ente, sarà applicata la sanzione più grave prevista aumentata di un terzo, tra i 173 e i 694 euro.
1400 euro di multa da pagare subito: in molti non lo sanno
Prima di trattare del punto più critico della riforma – sottovalutato dai più – è bene ricordare come l’inasprimento delle pene e l’irrigidimento degli obblighi da rispettare abbia riguardato gli ambiti più vari. Per i neopatentati le restrizioni circa la cilindrata dei veicoli che è possibile guidare sono state ampliate: per i primi tre anni dal conseguimento della patente non si può guidare veicoli con una potenza specifica maggiore di 75 kW/t.
Le sanzioni per il telefono alla guida sono tra le più severe della Riforma del codice della strada-casertanotizie.com
Per le automobili della categoria M1, invece, è previsto un limite di potenza di 105 kW/t. Per quanto riguarda i monopattini elettrici, che negli ultimi anni si sono diffusi a macchia d’olio, sono state introdotte nuove regole come l’obbligo di utilizzo del casco, la necessità di indicatori luminosi per la svolta e la frenata, una targa e una copertura assicurativa. Vediamo ora qual è l’aspetto più severo e meno conosciuto della riforma.
Stiamo parlando dell’utilizzo del cellulare o di dispositivi elettronici mentre si guida. Ricompreso nel divieto è l’utilizzo di cuffie sonore, pericolose perché isolano il conducente dai rumori della realtà circostante come clacson, segnali d’allarme o sirene. Le sanzioni previste per questa infrazione sono tra le più alte della riforma e arrivano fino a soglie comprese tra i 350 ai 1400 euro.
L’esacerbarsi di questo tipo di sanzioni è sicuramente collegato all’elevatissimo rischio di incidenti causati dall’utilizzo improprio dello smartphone. La guida con il cellulare può perfino portare alla sospensione della patente fino a 3 mesi, in caso di recidiva. Il periodo di sospensione è raddoppiato nel caso in cui l’utilizzo dello smartphone abbia provocato un incidente.