Nuovo Codice della Strada, si può prestare la propria auto?

Il Codice della Strada resta al centro di dibattiti, ma in tanti si chiedono anche se è possibile prestare la propria auto oppure no: come ci si comporta in questi casi?

Il 2024 si è concluso con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, con cui tutti gli automobilisti stanno facendo i conti in questi primi giorni di 2025: alcune novità introdotte continuano a far discutere, ma resta il fatto che i cittadini dovranno abituarsi anche alle nuove regole.

Onde evitare sanzioni importanti, e soprattutto per salvaguardare la propria incolumità e quella degli altri, è bene guidare prudentemente rispettando quelle che sono le indicazioni del Codice della Strada, in alcune sue parti ben noto a tutti gli automobilisti.

Restano però questioni meno dibattute ma in cui possiamo comunque imbatterci nel quotidiano. Ad esempio, cosa succede se presto la mia auto? Si può fare, o no? Quando e in quale situazioni bisogna comunicarlo, e come? Le risposte alle domande potrebbero esserci davvero utili, ecco le informazioni.

Nuovo Codice della Strada, si può prestare la propria auto?

Per quanto riguarda il prestito della propri auto, a specificarne le regole è l’articolo 94 comma 4-bis del Codice della Strada, introdotto nel 2014 e ad oggi ancora in vigore; nulla di nuovo quindi, ma regole già preesistenti prima degli ultimi cambiamenti apportati. Chiunque (a patto che l’assicurazione lo permetta) può guidare un’automobile di cui non è proprietario, ma spesso con delle limitazioni temporali. I familiari e conviventi del proprietario non hanno questo tipo di problema: figli, mariti e mogli possono prendere veicoli l’uno dell’altra se appartenenti allo stesso nucleo familiare.

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Cosa dice il Codice della Strada sul prestito dell’auto – casertanotizie.com

Discorso diverso invece se, ad esempio, il figlio prendere l’auto dei genitori ma vive in un nucleo familiare diverso (quindi non con loro, insomma). In questo caso, si deve rispettare un limite massimo di 30 giorni del prestito, oltre i quali è necessario procedere con la comunicazione alla Motorizzazione Civile del cambio di proprietario. Lo stesso discorso vale nel caso volessimo prestare l’auto ad amici o comunque estranei: il limite massimo entro i quali il prestito è svincolato da comunicazione resta quello dei 30 giorni.

Il modulo da utilizzare è il TT2119, un contratto di comodato d’uso nel quale il proprietario, firmando, autorizza l’altro soggetto a guidare il veicolo per un tempo determinato o indeterminato. Chi non rispetta queste regole può imbattersi in sanzioni che vanno dai 700 ai 3000 euro, con tanto di ritiro di carta di circolazione.

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