Prelievo allo sportello, mai stampare la ricevuta: è così che ti truffano e ti svuotano il conto

Un gesto innocuo come quello di stampare lo scontrino al bancomat può rappresentare una minaccia: i veri motivi.

A chi, almeno una volta nella vita, non è capitato di fermarsi presso uno sportello bancomat e vedersi stampare la ricevuta di operazione senza averne necessariamente bisogno? Probabilmente a tutti. Questo accade per svariati motivi, dalla semplice distrazione a una decisione di default dello sportello stesso.

Tuttavia, la fine di questi pezzi di carta è sempre la stessa: finire in quel cestino vicino allo sportello che, fino a prova contraria, è stato messo lì apposta. E negli anni ne sono girate di notizie sulla pericolosità di questa ricevuta, ma guardandolo da vicino non sembra contenere nulla di compromettente. Per questo motivo, quel cestino, è sempre colmo di ricevute che contribuiscono allo spreco di carta.

Ma non si parla solo di eco-sostenibilità. Siamo nell’era moderna, quella in cui bastano tre codici per farne una truffa. Per questo motivo vi spiegheremo perché nel 2025, stampare la ricevuta dopo aver svolto operazioni come un semplice prelievo è un gesto che potrebbe rivelarsi pericoloso.

Perché non andrebbe mai stampata la ricevuta dopo un operazione al bancomat

La tecnologia avanza, e ad andarci a bagno sono coloro che la sfruttano per effettuare operazioni a danno di altri. A dati in mano, il Rapporto Clusit 2024 evidenzia un aumento del 65% degli attacchi informatici in Italia rispetto al 2022, con una media di nove attacchi gravi al giorno a livello globale.

Il phishing rimane una delle tecniche più diffuse per sottrarre informazioni personali e finanziarie. I truffatori inviano e-mail o messaggi che imitano comunicazioni ufficiali di istituti bancari o aziende fidate, inducendo le vittime a fornire dati sensibili. La cosa preoccupante? Con alcuni dati delle ricevute, combinate ad altre tecniche di truffa è possibile risalire all’intero conto e sottrarne il denaro.

ricevuta sportello bancomat
Perché non andrebbe mai stampata la ricevuta dopo un operazione al bancomat – casertanotizie.com

Per capire come sia possibile, basta pensare a quanto possono essere preziose anche solo le informazioni apparentemente innocue presenti sulle ricevute. Questi piccoli fogli riportano spesso dettagli essenziali come il nome della banca, l’orario dell’operazione, e in alcuni casi, una parte del numero di conto. Informazioni che, se cadono nelle mani sbagliate, possono diventare il primo tassello per costruire un attacco su misura.

Tra le tecniche utilizzate, spicca il social engineering, una pratica che sfrutta i dati raccolti per convincere le vittime a rivelare informazioni ancora più critiche, come password o PIN. Da qui, il passo verso il furto vero e proprio è breve. Non è un caso che le autorità consiglino di evitare di stampare ricevute inutili e di distruggere quelle già prodotte, invece di lasciarle nei pressi dello sportello.

Prestare attenzione a questi dettagli può sembrare in un certo senso ‘banale’, ma in un mondo sempre più interconnesso, ogni piccola precauzione rappresenta un passo avanti verso la protezione dei propri risparmi e dati personali. Insomma, meglio prevenire che dover rimediare a conseguenze che, purtroppo, possono essere irreversibili.

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