Inviare la MAD non significa avere la certezza di essere chiamati per una supplenza a scuola. Bisogna massimizzare le possibilità facendo attenzione ai dettagli.
MAD è l’abbreviazione di Messa a disposizione ed è usata per indicare la disponibilità a svolgere ruoli di supplenza nelle scuole come docente o come personale ATA. Si invia in formato cartaceo a mano o via posta oppure si può inoltrare in formato elettronico con documento Word o PDF tramite e-mail.
Entrare nel mondo del scuola è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. Il lato positivo della MAD è che è sufficiente il diploma – anche se la Laurea farà scalare le graduatorie – per potersi candidare come supplenti. Un altro vantaggio è la possibilità di inviare la domanda più volte durante l’anno. Per aumentare la possibilità di una chiamata è preferibile, però, scegliere i periodi più favorevoli. Può capitare che la supplenza non arrivi solo perché si è scelto il momento sbagliato per l’invio della MAD.
Ci sono alcuni momenti in cui la ricerca dei supplenti è maggiore nelle scuole, quelli in cui i docenti si assentano maggiormente per le ferie oppure per l’influenza stagionale. In generale il consiglio è di inviare la Messa a disposizione dopo il 15 agosto, tra settembre e ottobre, gennaio e febbraio, marzo o aprile a seconda di quando cade la Pasqua e giugno o luglio se si è disponibili a seguire i corsi di recupero.
Oltre alla scelta del periodo migliore per inviare la MAD alle scuole del territorio ci sono altri consigli da seguire per aumentare la probabilità di essere chiamati a ricoprire un ruolo da supplente sia per docenti che personale ATA. Sicuramente le possibilità saranno incrementate scegliendo più province per l’inoltro della Messa a Disposizione. Bisognerà essere disposti ad un trasferimento o al pendolarismo ma sicuramente la convocazione arriverà con maggiore facilità.
Un altro trucco è dare la disponibilità per ruoli di sostegno. Ci sono pochissimi docenti abilitati soprattutto nelle scuole medie. Può essere utile seguire corsi sul sostegno – BES e DSA – da inserire nel curriculum. Tale specializzazione conterà molto di più di tante esperienze pregresse. Può risultare più proficuo, poi, usare la PEC per presentare la MAD dato che molti istituti non controllano la posta ordinaria ma solo quella certificata. Un doppio invio è sicuramente consigliato. Infine da non dimenticare di specificare le classi di concorso ossia i codici delle materie di insegnamento per le quali ci si rende disponibili per facilitare la selezione e, dunque, la convocazione.
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