Un murales da record: a Santa Maria Capua Vetere si punta a realizzare l’opera da street art più grande del mondo.
Il murales sono diventati una forma d’arte urbana molto apprezzata anche a livello amministrativo. Da modalità di espressione spontanea e spesse volte invisa all’autorità, le grandi pitture dei writers, con bombolette su muri, facciate e pannelli, sono ora opere commissionate dagli stessi Comuni e dunque finanziate dalle amministrazioni…
Succede perché lavori del genere sanno comunicare valori importanti, riqualificare aree periferiche, abbandonate o tristi e, soprattutto, esprimere cultura. Napoli, con la sua provincia, per esempio, è da decenni una delle città più vivaci in termini di street art. Artisti come Jorit hanno lasciato il segno sui muri del centro della città partenopea e dei suoi quartieri periferici, creando opere enormi e di grande impatto. Murales che decorano e trasmettono messaggi profondi.
Il trend è chiaro: più passa il tempo più le opere diventano grandi, occupando intere facciate di palazzi. E anche Santa Maria Capua Vetere avrà ora il suo murales gigante. Il murale sorgerà sulla facciata della nota Casa Circondariale della città. A realizzarlo sarà l’artista Alessandro Ciambrone. Il progetto è ambizioso: si tratta di dar forma al murales più grande al mondo. Roba dal Guinness dei Primati.
L’opera d’arte coprirà ben 4.000 metri quadrati e il tema principale sarà la libertà. Ciambrone ha spiegato che il murales rappresenterà i siti del Patrimonio mondiale UNESCO in tutti i continenti e che citerà vari personaggi storici e premi Nobel. Tutti personaggi di rilievo che hanno promosso la lotta alla violenza, i diritti umani, la pace e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Davvero un progetto straordinario! Da Guinnes, perché più esteso di qualsiasi altra opera esistente. Il lavoro sulla facciata della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere partirà a marzo. E si pensa che la pittura proseguirà fino a maggio 2025. L’obiettivo dichiarato è quello di superare l’attuale record di Jorge Lopez de Guerenu, autore di un murales a Bilbao che occupa di 3.595 metri quadri (l’opera risale all’ottobre del 2008).
L’opera di Santa Maria Capua Vetere misurerà 715 metri di lunghezza per 5,6 di altezza. E la presentazione del progetto avverrà il 21 febbraio alle 18:00 nella Sala Loggia del Maschio Angioino di Napoli, in occasione della Giornata Mondiale UNESCO della Lingua Madre.
Nel 2020 l’artista ha già fatto qualcosa di simile ad Acerra, in provincia di Napoli, decorando in’intera parete di una fabbrica trasformata in affresco. Si trattava di un lavoro di 50 metri ispirata alle città simbolo dei 12 Paesi… Sydney, Shanghai, New York, Rio di Janeiro, Londra, Parigi, Napoli, Istanbul, Cairo, Riyadh, Dubai,
Mosca. Ciambrone è un architetto, un ricercatore e soprattutto un appassionato writer di Castel Volturno.
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