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Il lievitista Rocco Cannavino racconta la Campania attraverso i suoi prodotti. Prima regola NO alla nutella

Pomigliano d’Arco. Due sedi una a Napoli in vico Polveriera e l’altra a Pomigliano d’Arco in via Roma. I laboratori hanno i seguenti orari, apertura ore 20:00 e la chiusura ufficiale (2:00) viene quasi sempre anticipata dal famigerato sold out.

Sono andato a trovarlo nel suo laboratorio a Pomigliano di sabato sera, in pieno clou. Arrivato alle 21:30 circa mi metto in fila, già presenti una ventina di persone davanti ma devo dire il tutto abbastanza scorrevole, sia la fila che il servizio. La cosa che noto fin da subito è proprio lui, Zio Rocco, presente e pronto a girare tra la folla e fra i tavoli per uno scatto o “un come va?”

Ma vediamo chi è Rocco Cannavino?

Rocco Cannavino in arte Zio Rocco nasce a Napoli nei Quartieri Spagnoli, dove cresce tra le pasticcerie di quei vicoli. Una passione che lo accompagna fin da piccolo, ma che sboccia del tutto dopo l’esperienza fatta in Sardegna fino al grande salto a Parigi. Dopo Parigi atterra a Londra il quale si avvaleva della consulenza del noto chef Gordon Ramsay.

Tornato a Napoli nel 2008 decide di aprire il suo primo laboratorio.
Negli anni ricerca, studio e passione sono stati i pilastri che hanno portato risultati e successo a tal punto di aprire nel 2015 il secondo store a Pomigliano D’Arco.

Cosa offre?

Il suo fiore all’occhiello? Il cornetto ischitano doc. In carta sono presenti varie tipologie di lievitati, vediamone qualcuno: il classico cornetto ischitano pasta sfoglia lievitata unita ad una pasta brioche a lunga lievitazione; il doppiasfoglia pasta cornetto sfogliata all’italiana ad alata idratazione; la brioche pandoro impasto brioche alta idratazione stessa tecnica del pandoro; intrecciok intreccio di morbida e profumata pasta brioche ricco di gocce di cioccolato fondente 62%; Patacchione pasta sfoglia unita pan di nocciola, ripieno di crema latte e nocciola.

Il costo medio dei prodotti va dai 2,20 ai 5,00, è disponibile il servizio delivery e l’asporto.

La prima regola NO alla nutella. Ardua e coraggiosa, certamente non una scelta di marketing ma di valorizzazione dei prodotti tipici del territorio.
“In Campania abbiamo ingredienti di altissimo livello dice Zio Rocco, le nocciole che usiamo per le nostre creme vengono da Visciano, le albicocche, varietà Pellecchiella cresciute e maturate nelle soleggiate terre Vesuviane e dal Casertano arriva il latte di bufala.”

Detto questo uno dei punti di forza sono senz’altro le creme artigianali che decanta con tanto orgoglio, tra le più classiche troviamo crema pasticciera; gianduia; nocciola di Visciano; crema al latte di Bufala; albicocca Pellecchiella; ragù di sottobosco avellinese.

Ancor di più in voga gli estrosi fuori menù uno dei quali sta avendo tanto successo è il Cuore Caldo 4€ di cui non potevo far a meno di provare.

Mi sono lasciato tentare e devo dire una vera goduria sia il classico che con l’aggiunta della crema latte di bufala, trattasi di una reinterpretazione del classico tortino cuore caldo ma scomposto e rimodellato nella sua brioche pandoro ma al cioccolato, con 22 ore di lievitazione, gocce di cioccolato al 72% e ripieno di una crema al 30% gianduia e 70% fondente.

Un prodotto differente dagli standard di mercato, l’idea del cornetto notturno in chiave gourmet raccontando le eccellenze del territorio fra lievitati e creme artigianali.

Vincenzo Carbone

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Vincenzo Carbone

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