Caserta. L’Antico Vinaio apre a Caserta? No, scherzo può sembrare un concept simile a quello dell’Antico Vinaio ma non lo è per niente. Una tipologia di format certo somigliante ma qui i ragazzi portano la loro idea di pizza che è ben diverso.
Antonio Pascarella e Vincenzo Viscusi sono i due giovani al comando dì questa attività, due volti già noti con il loro canale “Malati di Pizza” in cui si cimentano nella meravigliosa arte della panificazione, tra impasti e tour gastronomici nelle più famose e pluripremiate pizzerie d’Italia. Amanti e conoscitori del mondo pizza hanno deciso di condividere le loro idee e passione aprendo le porte di “Na Capata”.
Il locale è situato nel cuore pulsante della città in Via Raffaele Leonetti, 12 a pochi metri da piazza Vanvitelli. Un arredo semplice e diretto, laboratorio e bancone a vista ed un paio di tavoli per consumazione in loco. Dietro questo nome il significato è chiaro dicono i due giovani, trasmettere l’emozione in un morso e devo dire che la cosa funziona.
Un level up di sapori e consistenze ogni ingrediente dice la sua, arriva ma non sovrasta l’altro bensì lo accompagna. Più precisamente parliamo di una pizza bassa e croccante, impasto con farina 100% tipo 1 e 24 ore di lievitazione, termina in forno elettrico.
In menù presenti circa 20 pizze diverse dalle classiche a quelle più elaborate, ed anche varie proposte veggy. Il prezzo di ogni pizza si aggira intorno ai 7/8 euro.
Abbinamenti già conosciuti? Si ma con ingredienti di qualità che richiamano il territorio come l’utilizzo esclusivo del burro di bufala, San Marzano sono i pomodori che vengono usati nella celebre “Na Ragù” e scrupolosi nella scelta dei salumi artigianali e degli ortaggi in base alla stagionalità. Troviamo “Na Casertana” viene descritta come un omaggio a Caserta con friarielli in doppia consistenza sia in crema che spadellati con burro di bufala, porchetta artigianale e crema di Grana Padano, davvero notevole.
Non manca la ciliegina sulla torta, il Capatozzo, una mini brioche al burro di bufala disponibile in vari gusti, la versione senz’altro più intrigante è stata quella con ripieno di ricotta di bufala, confettura di pomodoro San Marzano, granella di nocciole di Giffoni, cioccolato bianco e menta liofilizzata, ispiratosi a sua maestà la Margherita.