Maddaloni. Da un anno o poco più la storica pasticceria del pastry chef Aniello Di Caprio apre le porte allo spazio Pizza dove la nuova generazione ne è al comando.
Un filo conduttore che accomuna la pizzeria attraverso tecniche di alta pasticceria ma in versione salata, esemplare il Pain du pâtissier: saccottino di pasta sfoglia lievitata al pomodoro, prosciutto cotto affumicato, bavarese al parmigiano (foto in basso).
Bomba salata farcita di chantilly salata namelaka di bufala, datterini gialli e rossi semi dry e pesto di basilico (foto in basso).
Cosa si mangia alla Pizzeria Lombardi di Maddaloni
La pizza qui vede un vero e proprio studio, a cura di Alessandro Mango, maestro pasticcere e grande esperto di lievitazione. Una meticolosa scelta degli ingredienti accompagna un’attenta e precisa lievitazione in modo tale da creare un prodotto di unica identità. Cornicione medio alto, profumato e asciutto, impasto scioglievole e ben digeribile. Forno e laboratorio rigorosamente a vista, ambiente curato nei dettagli con una mise en place minimal ed elegante.
Tra i morsi più entusiasmanti troviamo la “Maddaloni terra mia”, una lode al territorio, composta da crema di carciofi arrostiti, mortadella d’asina, cuore di carciofo arrostito maddalonese, gel di prezzemolo e scaglie di provolone del monaco (foto in basso).
Altro spicchio travolgente è la “Ricordo di una pizza di scarole” un gusto più complesso e spigoloso con una leggera e piacevole sensazione salina che accompagna ogni morso. Composta da crema di scarola saltata con alici e capperi, provola affumicata, crudo di scarola riccia, battuto di olive, pinoli, uvetta, pomodori secchi e pepe rosa, gel di “latte” di mandorla e crumble di pane (foto in basso).
Infine non poteva mancare un’esclusiva carta dei dolci targata Luxury Collection. Un fil rouge che accomuna l’alta qualità sia pasticceria sia in pizzeria, dalla scelta dei prodotti alle tecniche di preparazione.