Mai provato la Scrippella di Mondragone? Ecco il suggestivo segreto del dolce tipico del Comune dell’alta provincia di Caserta.
Dici Mondragone e pensi alla mozzarella. E poi? Mondragone è un luogo di antichissime tradizioni culinarie. Il territorio, geograficamente compreso fra il fiume Garigliano a Nord e il Volturno a Sud, era già al tempo degli antichi Romani zona di produzione agricola, rinomata per il vino Falerno, oggi conosciuto come Falerno del Massico. Molto conosciuto è anche il fagiolino locale. E poi c’è la Guappa, un tipico liquore che nasce dal latte di bufala.
L’altro prodotto d’eccellenza è la Scrippella. Attenzione: non confondetele mai con le scrippelle tipiche di Teramo o con le zeppole dolci… Qui abbiamo a che fare con un dolce fritto in olio di oliva dalla tipica forma a spirale ricco di sfumature e dalla ricetta segreta.
La leggenda dice che questa preparazione sia nata addirittura durante il Medioevo. E che da allora sia stato prodotto rigorosamente in casa e soltanto in occasione dei matrimoni. La Scrippella va intesa come omaggio apotropaico che gli sposi devono distribuire, con l’ausilio dei bambini e insieme ai confetti, ad amici e parenti.
Si comincia a far girare il dolce una settimana o due prima delle nozze e la distribuzione nelle case degli invitati e dei cari si conclude solo quando gli sposi si preparano ad avviarsi in chiesa per dirsi di sì. Oggi il suo consumo non è più collegato esclusivamente al matrimonio: il dolce viene fritto anche durante le manifestazioni estive locali.
I veri ingredienti della Scrippella di Mondragone
Per preparare una Scrippella doc servono farina, lievito di birra e di pane, bicarbonato, sale, un po’ di pepe, tanto zucchero, limone, cannella, vaniglia. Occorre ovviamente l’olio per friggere. E poi, per profumare il dolce servono anche un po’ di anice e un po’ di rum (o della Sambuca).
La sapiente combinazione degli ingredienti dà forma un dolce dal sapore unico. Sono tante le note profumate che rendono questa preparazione, apparentemente complessa, un affascinante e appagante sfizio. Gli elementi più speziati e aromatici lo rendono poi davvero unico. Il problema è che le dosi della ricetta non sono mai state sistemate ufficialmente. Le donne di Mondragone, gelosissime delle loro preparazioni, non sono disposte a svelare i segreti del loro dolce. Per questo, a oggi, non esiste ancora una ricetta chiara.
Secondo gli amati della Scrippella, oggi soltanto pochissime signore sono a conoscenza della vera ricetta, quella originale, ma non ne parlano, perché la tradizione vuole che i segreti della preparazione vadano tramandati a una sola persona, di generazione in generazione. Si sa solo che per cuocere la Scrippella ci vuole un contenitore ad hoc chiamato Madia. E che il procedimento di cottura è in parte simile a quello della zeppola di San Giuseppe.