Come rendere la frittura croccante e poco oleosa: 4 errori che ti allontanano dalla perfezione

Sai, io AMO la frittura, ma negli anni mi sono anche resa conto di quanto sia difficile prepararla a puntino. Volevo, desideravo preparare dei fritti degni di uno chef e grazie alla mia amica Giulia, cuoca di professione, ho imparato. Vuoi sapere i suoi segreti? NON commettere gli errori che sto per elencarti!

Basta, basta, basta con quel fritto unto e che ti scivola dalle dita. Detesto quando la frittura è troppo oleosa e magari anche molliccia. Pertanto, visto che spesso mi usciva così, ho cercato di rimediare facendo il possibile.

Uovo fritto
Come rendere la frittura croccante e poco oleosa: 4 errori che ti allontanano dalla perfezione – casertanotizie.com

Così, ho trovato un modo per rendere la frittura croccante e poco oleosa. O meglio, più modi. La mia amica Giulia mi ha fatto una piccola lista degli errori da non commettere per ottenere il fritto perfetto.

Fritto perfetto: ecco gli errori da non commettere (sono ben 4!)

Io friggevo con l’olio d’oliva extravergine. Sì, buono, ma non adatto a temperature alte. Giulia mi ha spiegato che l’olio di arachidi è il migliore per friggere: ha un punto di fumo alto (circa 230°C) e non altera il sapore del cibo.

Giulia mi ha detto che l’olio extravergine è ottimo per condire, ma non altrettanto per friggere. Consiglio accettato (e con ottimi risultati, francamente). Altro mio grande errore: mettevo il cibo nell’olio quando ancora non era abbastanza caldo. Risultato? Cibo che assorbe l’olio come una spugna. Giulia mi ha regalato un termometro da cucina e mi ha detto di accertarmi che la temperatura dell’olio stia sempre tra i 170° e i 180° gradi.

Se friggi più porzioni o cibi diversi (tipo patatine e pesce), l’olio si sporca e cambia sapore. Se puzza o si scurisce troppo, va cambiato. Se si pensa di riutilizzarlo, va filtrato con grandissima cura. Ma in ogni caso è sconsigliato e non vedo ragioni per cui farlo.

patatine
Fritto perfetto: ecco gli errori da non commettere (sono ben 4!) – casertanotizie.com

Infine, Giulia mi ha detto (e questo mi ha sorpresa) che sbagliavo a salare le verdure e il pesce prima di buttarli nell’olio di frittura. Tiravano fuori acqua, abbassavano la temperatura dell’olio e diventavano molli. Secondo Giulia, il sale va messo dopo, a fine cottura, quando il fritto è ancora caldo. “Vedrai”, mi ha detto, “c’è una differenza incredibile, come tra il giorno e la notte. Se farai così non potrai che ringraziarmi”, e aveva ragione.

Spero che i consigli della mia amica Giulia siano utili a te quanto lo sono stati a me. Grazie a lei, preparo delle fritture che fanno venire l’acquolina in bocca a chiunque: tutti quanti mi chiedono il bis!

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