Capua (di Giovanni Maria Mascia). Assolti l’ex sindaco di Capua e gli ex amministratori insieme agli imprenditori coinvolti nell’inchiesta della Dda sulle collusioni tra politica e camorra. Il GUP Fabio Provvisier del tribunale di Napoli ha condannato solo il pentito Francesco Zagaria detto Ciccio ‘e Brezza a quattro anni di reclusione, riconoscendogli l’attenuante della collaborazione.
Il giudice ha assolto per non aver commesso il fatto Carmine Antropoli (erano stati chiesti quattro anni dal PM della DDA), assolto perché il fatto non sussiste l’ex assessore Marco Ricci, mentre per altri capi d’imputazione il reato è prescritto (quattro anni era la richiesta di pena), assolto per non aver commesso il fatto l’ex assessore Guido Taglialatela (anche il PM aveva chiesto l’assoluzione), assolti i due imprenditori Francesco e Giuseppe Verrazzo perché il fatto non sussiste (entrambi rischiavano una condanna a sei anni, ritenuti dalla DDA contigui al clan dei Casalesi), sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione nei confronti del dirigente del Comune di Capua Francesco Greco (mentre il PM aveva chiesto tre anni), prescrizione anche per Luca Diana (la richiesta di pena per l’Intermediatore era di un anno). Il GUP ha escluso l’aggravante mafiosa.
L’ex primo cittadino e gli assessori rispondevano di abuso d’ufficio e turbativa d’asta, mentre gli imprenditori di Casal di Principe erano accusati di concorso esterno in associazione mafiosa.
Gli imputati erano difesi dagli avvocati Guglielmo Ventrone, Mauro Iodice, Gerardo Marrocco, Giuseppe Stellato e Ferdinando Letizia. Il procedimento deciso con il rito abbreviato è nato dalle dichiarazioni dei pentiti Francesco Zagaria e Nicola Schiavone.