Truffa al concorso per 400 agenti penitenziari: chiuse le indagini, 151 citazioni a giudizio

Caserta (di Giovanni Maria Mascia). Comprarono questionari già contrassegnati per il concorso relativo a quattrocento posti di agente penitenziario (trecento per gli uomini e cento per le donne) che si svolse il ventuno aprile del 2016 a Roma. Chiuse le indagini, il pubblico ministero Fabrizio Tucci ha emesso un decreto di citazione a giudizio per centocinquantuno persone che dovranno comparire il prossimo quattordici gennaio davanti al giudice monocratico del Tribunale di Roma. Quarantasette sono gli imputati originari di Caserta e provincia.

I reati contestati sono truffa, ricettazione e la violazione della legge 475 che riguarda la repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di laurea, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche. Coloro che hanno ceduto per soldi i questionari, per i quali si procede separatamente, rispondono invece di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio.

Gli aspiranti poliziotti avrebbero acquistato per somme di denaro non ancora accertate i questionari di cultura generale e logica con inclusa l’indicazione della risposta corretta rispetto alle quattro indicate nel test, prova che era propedeutica all’esame scritto. Il procedimento riguarda anche la vendita della formula dell’algoritmo per rispondere ai quesiti di cultura generale e della ‘pandetta’ contenente le risposte ai quiz di matematica e logica per i 2013 aspiranti volontari con ferma quadriennale nell’Esercito, nella Marina militare, nella Capitaneria di porto e nell’Aeronautica militare.

Gli inquirenti hanno accertato che le risposte venivano fornite anche attraverso telefoni cellulari, auricolari e microfoni dotati di Bluetooth. Numerose sono le intercettazioni telefoniche a sostegno dell’accusa.

Sono imputati Carmine Ardolino 33 anni originario di Maddaloni, Luigi Bortone 63 anni di San Cipriano d’Aversa, Rino Bortone 34 anni originario di Caserta, Giovanni Bosco 31 anni di San Felice a Cancello, Pier Luigi Calvano 33 anni originario di Caserta, Francesco Saverio Citarella 30 anni originario di Caserta, David D’Ausilio 28 anni di San Marcellino, Michele De Lucia 34 anni di Santa Maria a Vico, Gennaro Del Bene 47 anni di Capodrise, Claudio Del Gaudio 32 anni originario di Caserta, Massimo Del Prete 28 anni di San Marco Evangelista, Domenico Della Volpe 35 anni di Aversa, Anna Maria Di Grazia 67 anni di Caserta, Nicola Di Lorenzo 30 anni di Caserta, ma residente a Sant’Antimo, Eva Di Marcello 30 anni di Macerata Campania, Vincenzo Di Mauro 30 anni di Caserta, ma residente a Caivano, Maria Di Nola 63 anni di San Marco Evangelista, Cristian Erba 31 anni di Capua, Luigi Foresta 34 anni di Caserta, Alessandro Iadicicco 33 anni di Marcianise, Carlo Indrizzi 34 anni di Marcianise, Stefano Mariano 64 anni di Caserta, Angelo Mennillo 31 anni di Teverola, Rosa Messina 33 anni di Frignano, Michele Mundo 33 anni di Sant’Arpino, Simone Munro 31 anni di Grazzanise, Filippo Pagano 29 anni di Aversa, ma residente a Napoli, Vincenzo Palmitano 34 anni di San Felice a Cancello, ma residente ad Afragola, Antonio Pecoraro 33 anni di Aversa, Antonio Petrillo 32 anni di Casal di Principe, Arcangelo Picone 62 anni di Trentola, Nicola Picone 32 anni di Trentola, Angelo Raucci 33 anni di Caiazzo, Angelo Raucci 32 anni di Marcianise, Aniello Rauso 32 anni di Recale, Fabio Rigliaco 35 anni domiciliato a Teverola, Antonio Salvatore 58 anni di Parete, Ester Katia Santoro 32 anni di Trentola, Rocco Saviano 34 anni di Succivo, Pasquale Seneca 33 anni di Aversa, ma residente a Pomigliano d’Arco, Cesare Serace 31 anni di Marcianise, Raffaele Silvestri 34 anni di Marcianise, Gennaro Truosolo 34 anni di Marcianise, Pietro Vardaro 31 anni di Portico, Roberto Vitale 34 anni di Recale, Vittorio Vitale 30 anni di Maddaloni, ma residente a Crispano e Gennaro Vitolo 32 anni di Aversa.

Gli altri cento imputati sono in prevalenza originari della Campania.

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