Stalking tra testimone di giustizia e poliziotto della scorta: assolto il testimone stalker

Frattamaggiore (di Giovanni Maria Mascia). Accusato di atti persecutori nei confronti di un poliziotto della sua scorta, è stato assolto ieri il testimone di giustizia B.C. La sentenza è stata emessa al termine del giudizio abbreviato dal GUP Farina del tribunale Napoli Nord. Il pubblico ministero aveva invece chiesto la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione al termine della requisitoria.

Il testimone protetto, accusato di stalking, era difeso dagli avvocati Antonello Fabrocile e Salvatore Margherita, che avevano chiesto l’assoluzione e in subordine di derubricare il reato in molestie e sempre in subordine avevano invocato la non procedibilità per difetto di querela.

B.C. era stato sentito dagli inquirenti per un vecchio omicidio di camorra avvenuto nel lontano 1994 nell’ambito della feroce faida di camorra di Sant’Antimo tra i Puca, alleati dei Casalesi, i Ranucci, i Potito e i Verde, una lupara bianca. Dopo la testimonianza era immediatamente scattato il programma di protezione testimoni con annessa scorta.

Con uno degli agenti sarebbero emersi dei problemi al punto che il testimone di giustizia avrebbe più volte chiamato il Commissariato di Polizia di Frattamaggiore per accusare il poliziotto, C. S. , ma le telefonate con toni diffamatori nei confronti dell’agente continuarono fino all’anno scorso. In una di queste telefonate ai colleghi del commissariato, il testimone di giustizia arrivò al punto di dire che avrebbe “strappato il cuore di dosso” al poliziotto che per anni aveva fatto parte della sua scorta.

In un primo momento le accuse nei confronti del teste protetto furono archiviate, poi con il perdurare delle telefonate si è proceduto con un processo definito con il rito abbreviato con una sentenza di assoluzione.

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