Marcianise. Il GUP del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Giovanni Mercone, ha rinviato a giudizio l’ex sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, per i reati di falso ideologico e materiale finalizzati alla truffa aggravata perché commessa ai danni di un ente pubblico.
Inizialmente Velardi era imputato con l’ex segretario comunale di Marcianise, Onofrio Tartaglione, ma la sua posizione fu stralciata nell’ottobre 2022 nel corso di una precedente udienza preliminare davanti al GUP Alessia Stadio, quando emerse che al difensore di Velardi non era stato notificato l’avviso di conclusione indagini. Così si tornò alla fase precedente, con la procura di Santa Maria Capua Vetere che ha dovuto notificare un nuovo avviso di chiusura dell’inchiesta e il GUP che ha fissato una seconda udienza preliminare solo per Velardi. Tartaglione, invece, è stato rinviato a giudizio nei mesi scorsi.
L’ex sindaco di Marcianise, tra il 2016 e il 2019 e il tra il 2020 e il 2022, dovrà comparire davanti al giudice monocratico Eugenio Polcari il 15 novembre prossimo.
I fatti sono relativi al primo mandato da sindaco di Velardi, e riguardano i permessi retribuiti, pari a circa 15mila euro, che Velardi ha ricevuto dal Comune di Marcianise per essersi assentato dal quotidiano Il Mattino, di cui in quel periodo era caporedattore centrale. Velardi è stato poi licenziato per giusta causa dal quotidiano napoletano nel novembre 2020.
Per il sostituto procuratore Gerardina Cozzolino i permessi di cui Velardi avrebbe usufruito attesterebbero fatti non veri, cioè che era presente in Giunta per cui non poteva recarsi al quotidiano. Per l’ufficio inquirente, Velardi non avrebbe preso parte alle riunioni dell’esecutivo oggetto dell’indagine, e inoltre per il PM sarebbero state falsificate dal segretario comunale Onofrio Tartaglione le delibere successive alle riunioni di Giunta che davano atto della presenza dell’allora Sindaco.
All’udienza preliminare si è costituito come parte civile il Comune di Marcianise. Il PM di Santa Maria Capua Vetere Cozzolino ha trasmesso il decreto di rinvio a giudizio alla Procura presso la Corte dei Conti.