Santa Maria Capua Vetere (di Giovanni M. Mascia). Nuova istanza del collegio difensivo per revocare l’ordinanza che prevede la doppia udienza settimanale e le conseguenti otto udienze mensili del processo per le presunte torture nel carcere Uccella di Santa Maria Capua Vetere. Gli avvocati hanno di nuovo rappresentato al presidente della Corte d’Assise, Roberto Donatiello, la difficoltà di preparare un’adeguata difesa e di reperire in tempo i verbali per i controesami anche perché le udienze sono ravvicinate.
Il presidente a causa della complessità del processo a carico di centocinque imputati e in ossequio a quanto prevede la riforma Cartabia aveva disposto due udienze anziché una.
Ieri intanto l’istruttoria dibattimentale è ripresa con l’esame del funzionario del Nucleo investigativo centrale del corpo della polizia penitenziaria, il dottor Chiappetta, escusso dal pubblico ministero. Al centro dell’esame da parte del titolare dell’accusa il trasferimento dei quindici detenuti dal reparto Nilo al reparto Danubio, in merito agli accertamenti effettuati, alla tipologia del regime disciplinare della sezione, su chi era autorizzato all’accesso e sul registro delle presenze dal quale risulterebbe che alle 15.50 erano presenti sia Manganelli che Rubino. Secondo l’accusa nel reparto Danubio i detenuti appena arrivati venivano sottoposti a vessazioni e umiliazioni.
Il processo riprenderà lunedì prossimo per il controesame di Tammeleo, successivamente tornerà sul banco dei testimoni il dottor Chiappetta. Il collegio di difesa è composto tra gli altri dagli avvocati Raucci, De Stavola, Stellato, Omarto.