Roma. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna in Appello a 8 anni di reclusione per don Livio Graziano, sacerdote della Diocesi di Aversa accusato di aver abusato di un ragazzino di 13 anni, oggi 15enne, a lui affidato dai genitori. Lo rende noto la Rete L’Abuso, associazione di supporto alle vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti.
Era stato il padre del ragazzo ad aver notato un cambiamento nel figlio dopo l’affido alla comunità diretta da don Livio Graziano; lo stesso ha scoperto quanto stava accadendo controllando il telefonino del figlio.
La Cassazione ha rigettato per inammissibilità l’Appello dei difensori del sacerdote, confermando la condanna in appello a 8 anni di reclusione. La famiglia ha espresso “gioia per questa patita sentenza”.
Nel novembre del 2022, in primo grado, il tribunale di Avellino riconobbe colpevole Graziano di abusi su un minore della provincia di Salerno. Il ragazzino, nell’estate 2021, era ospite presso la comunità “Effatà, apriti” di Principato Prata Ultra, in Irpinia. Il centro era diretto da don Livio. Nel giugno dello scorso anno la Corte d’Appello di Napoli respinse il ricorso proposto dai legali del prete originario di Lusciano.