Santa Maria Capua Vetere. “Non si tratta di delinquenti, ma di appartenenti alle forze dell’ordine che in un’evenienza tanto brutale quanto eccezionale hanno commesso e concorso a commettere i drammatici fatti per cui si procede”. Lo sottolinea il Gip di Santa Maria Capua Vetere, Alessia Stadio, nell’ordinanza con la quale respinge le richieste di misura cautelare formalizzate dai PM sammaritani per 29 agenti che, secondo gli inquirenti, avrebbero preso parte alle Violenze avvenute nell’istituto penale casertano il 6 aprile del 2020.
“Si tratta di soggetti – spiega il Gip – che hanno agito sotto comando, e i cui comandanti sono già stati attinti da presidio cautelare per cui si ritiene improbabile che in assenza di disposizioni sul punto, volte cioè nuovamente a commettere fatti analoghi ai danni di detenuti, possano reiterare le medesime o analoghe condotte. Tra l’altro, a conferma di ciò, negli ultimi quattro anni non sono state mai denunciate condotte analoghe”, conclude il giudice.
Nell’indagine mancavano all’appello altri agenti ritratti nei noti video delle Violenze con caschi in testa e manganelli in mano, che il 6 aprile, sotto la guida del funzionario della Penitenziaria Pasquale Colucci (imputato nel maxi-processo in corso), intervennero in massa nell’istituto penitenziario casertano.
Va ricordato che ai tragici fatti del 6 aprile 2020 parteciparono circa 280 agenti penitenziari, e di questi, stando all’esito delle indagini, circa 150 poliziotti. Del gruppo facevano parte anche agenti in servizio al carcere di Avellino. La prima, più corposa, tranche dell’indagine dei PM di Santa Maria Capua Vetere ha già dato luogo a un maxi-processo con 105 imputati tra agenti, funzionari del Dap e medici dell’Asl, in corso nell’aula bunker annessa al carcere dove si verificarono le Violenze.
“Bisogna ribadire – precisano il presidente dell’Uspp Moretti e il segretario regionale Auricchio – che nel processo in corso sta venendo fuori un quadro opposto rispetto all’impianto accusatorio iniziale, con tante ritrattazioni dei detenuti chiamati a testimoniare; inoltre due agenti sono stati assolti con formula piena con il rito abbreviato”.