Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di S. Maria C.V., riunito nella seduta del giorno 29 ottobre 2021, a seguito di ampia discussione, proclama in via di urgenza “lo stato di agitazione dell’Avvocatura sammaritana”, con riserva di promuovere ogni ulteriore azione e iniziativa, coinvolgendo tutte le associazioni forensi.
“L’Avvocatura sammaritana soffre uno stato di profonda insoddisfazione nell’ambito dell’amministrazione della giustizia, ed avverte incessantemente il peso di un sistema giudiziario in frantumi. Tale sofferenza si ripercuote nei confronti della cittadinanza, che attende l’attuazione concreta della giustizia nella società e nell’esercizio della giurisdizione.
Funzionari, cancellieri ed il personale in genere, non sono in grado di colmare le carenze dell’organico. La crisi cronica della quasi totalità degli uffici del Giudice di Pace, a causa di dotazioni di fondi e di personale assolutamente insufficienti, e della politica di austerità degli enti locali, comporta ingenti e continui danni nei confronti del sistema giustizia che si ripercuotono in maniera quasi drammatica nei confronti della Classe Forense. Gli avvocati possono accedere alle cancellerie e segreterie del Tribunale di S. Maria C.V. e all’U.N.E.P. di S. Maria C.V., solo previa prenotazione e con tempi lunghissimi di attesa. Tale situazione, unitamente al ridotto numero di udienze trattate in presenza, determina non poche difficoltà, quando non si traducono in alcuni caso di impossibilità al corretto espletamento del mandato difensionale, esponendo l’avvocato anche a potenziali ipotesi di responsabilità.
Il Tribunale di S. Maria C.V., unitamente agli Uffici del Giudice di Pace, è l’unico del distretto di Corte d’Appello di Napoli a non consentire l’accesso libero agli avvocati. Le limitanti modalità di accesso agli uffici giudiziari, estremamente utili durante il primo periodo immediatamente emergenziale, oggi non trovano più alcuna giustificazione. È dato acclarato che in ogni settore, grazie anche alla campagna vaccinale che ha raggiunto livelli superiori all’80%, le restrizioni non sono più in vigore, oppure sono state molto mitigate. È forte la contraddizione che si avverte laddove l’accesso viene consentito al pieno della capienza in cinema e teatri, e finanche nelle discoteche, e viene negato nel Tribunale di S. Maria C.V. al contrario di altri Uffici giudiziari anche quelli più vicini. Appare come immediata ed indifferibile la revoca di tutti i provvedimenti restrittivi relativi alle modalità di accesso agli uffici giudiziari.
Rilevata la totale indifferenza nei confronti delle esigenze della Classe Forense sammaritana, la sostanziale disparità di posizione in ogni settore della giurisdizione civile e penale, tra l’avvocatura e la magistratura, delibera di proclamare in via di urgenza lo stato di agitazione dell’Avvocatura Sammaritana, riservandosi ogni ulteriore azione e iniziativa da assumere coinvolgendo le associazioni forensi della Classe tutta.”