Un imprenditore agricolo di San Felice a Cancello (CE) si è visto riconoscere dal Tribunale di Roma il giusto ristoro economico dopo anni di battaglia legale con l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) che lo aveva illegittimamente privato di contributi comunitari.
L’imprenditore, che svolge attività di coltivazione, produzione e conferimento di prodotti alimentari, in qualità di associato ad una organizzazione di produttori, riconosciuta ai sensi del D. Lgs n. 102/2005, aveva presentato ad Agea la Domanda Unica di Pagamento per l’anno 2014 (ai sensi del Regolamento CE n. 73/2009) al fine di vedersi riconoscere un sostegno economico nell’ambito della Politica Agricola Comune.
Nell’esercizio della sua missione istituzionale Agea, che ha anche la funzione di determinare l’importo da pagare ai richiedenti, non solo non aveva erogato il contributo spettante all’imprenditore in questione, ma aveva stabilito ai danni di costui una penalità per un presunto scostamento dai parametri comunitari ed ulteriori provvedimenti negativi sia per l’anno 2014, sia per gli anni successivi fino al 2022.
L’avvocato Giovanna Cimmino del Foro di Santa Maria Capua Vetere, legale al quale l’imprenditore agricolo si è rivolto, ricevuto l’incarico, presentava precise istanze al Tribunale di Roma competente in materia e, dopo anni, le stesse istanze sono state tutte accolte.
L’imprenditore agricolo, pertanto, si è visto riconoscere tutti gli emolumenti a lui spettanti comprensivi degli interessi maturati in questi anni ed ha beneficiato dell’annullamento sia della penalità illegittimamente applicata sia dei successivi provvedimenti adottati da Agea.
Grande soddisfazione è stata espressa dal legale, l’avvocato Giovanna Cimmino dello studio tecnico – legale RA.CLE sito in San Felice a Cancello – frazione Cancello Scalo (CE) per l’esito della controversia che ha dichiarato – “Al di là del buon esito di una controversia giudiziaria di per sé complessa, sono fiera di aver ottenuto Giustizia a favore di un imprenditore agricolo che quotidianamente valorizza con la sua attività il nostro territorio, conosciuto in tutto il mondo come Campania Felix; di un imprenditore a cui è stato impedito, per diversi anni, di avviare importanti investimenti con grave rischio per la sopravvivenza della sua azienda; di un imprenditore che finalmente si è visto riconoscere tutti i propri legittimi diritti dopo anni di mancata erogazione dei previsti contribuiti da parte di Agea: tutto ciò, in tempi di crisi economica prima e di piena pandemia da Covid 19 successivamente”.
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