Angela Iannotta è stata trasferita nel tardo pomeriggio di ieri con un’autombulanza messa a disposizione dalla direzione dell’Ospedale Civile di Caserta al Secondo Policlinico universitario di Napoli. Ora è nelle mani del prof. Franco Corcione, luminare della Chirurgia Italiana coadiuvato al momenti, per un più approfondimento diagnostico, dal prof. Antonio Cittadini, anche lui accademico universitario, direttore della Clinica Medica Universitaria sempre dell’Università Federico II di Napoli.
Il prof. Franco Corcione, ha mantenuto il suo impegno di filantropo e ha fatto trasferire Angela sotto la sua vigilanza. E’ ora previsto un check up generale da parte del prof. Cittadini e poi il prof. Corcione – come lui ha dichiarato pubblicamente – stabilirà tempi e modalità dell’intervento ( che dovrebbe avvenire a metà o fine del prossimo mese di giugno ) e sarà lui a dirigere e formare l’equipe chirurgica multidisciplinare che dovrà sottoporre al rischiosissimo e pericolosissimo intervento quod vitam di ricostruzione degli organi interni della giovane mamma sammaritana di appena 29 anni.
Il prof. Franco Corcione, accademico universitario, massimo esponente dei chirurghi, conosciuto in tutto il mondo, ha accettato di operare Angela sperando – come ha espressamente dichiarato pubblicamente – e cercare di darle ( o almeno tentare di dare ) il minimo della funzionalità vitale alla giovane donna che continua ad essere alimentata per via endovenosa. Estremo tentativo, quello del prof. Corcione, in poche parole, di tenerla in vita.
Intanto le indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere diretta dal dott. Carmine Renzulli continuano in modo incessante sia nei confronti del chirurgo bariatrico dott. Stefano Cristiano sia nei confronti di altri medici (di cui non si conoscono i nomi, ma si presume essere tanti) della struttura di Villa Letizia de l’Aquila sia di quella casertana Clinica Villa del Sole.
In particolare l’inchiesta punta anche ad accertare una eventuale colpa organizzativa nei confronti del direttore sanitario di Villa del Sole di Caserta dott. Nicolino Rosato. Le cartelle cliniche sequestrate cosi come i documenti amministrativi pure sequestrati con un blitz dei giorni scorsi da parte dei Nas unitamente alla squadra di polizia giudiziaria sono intanto al vaglio di un collegio di esperti nominato dalla Procura sammaritana che sta per ultimare un elaborato per tracciare eventuali profili di responsabilità penale dei chirurghi e del personale coinvolti a qualunque titolo sia per il caso di Angela Iannotta che per la morte di Francesco Di Vilio, deceduto anche lui, come Angela, che per fortuna è finita solo in fin di vita, dopo di essere stato colpito da setticemia e conseguenziale choc settico dopo 3 interventi eseguiti sempre dal chirurgo bariatrico dott. Stefano Cristiano, primario di chirurgia della clinica casertana Villa del Sole. Il dott. Cristiano e’ al centro di indagini per diversi casi di malasanità e già condannato in sede abbreviato diversi anni fa in primo grado per omicidio colposo dal Gup presso il Tribunale di Roma per la morte di un giudice napoletano.
Sapremo in seguito notizie più dettagliate su questa amara vicenda.
Ma le indagini proseguono non sono solo sul versante giudiziario: anche l’Asl di Caserta, come nel caso della vicenda della radioterapia presso la struttura di Villa del Sole, cosi come anche l’Asl de L’Aquila si stanno interessando e apriranno a breve un inchiesta per accertare se le due strutture private convenzionate potevano eseguire interventi chirurgici cosi complessi di chirurgia bariatrica sebbene non muniti di terapia intensiva e di rianimazione, come espressamente prevedono le linee Sicob in tema di accreditamento regionale. L’inchiesta potrebbe portate conseguenze devastanti per ambedue le strutture e potrebbe coinvolgere anche chi ha espresso il parere sull’accreditamento regionale. Intanto il pubblico ministero del Tribunale sammaritano ha iscritto nel registro degli indagati anche altre persone per il reato di falso in quanto sono emerse delle irregolarità sulle cartelle cliniche con delle contraffazioni e inoltre Angela ha disconosciuto anche la sua firma su alcuni documenti sanitari. Lo ha espressamente dichiarato lei all’Autorità Giudiziaria e ha fatto una denunzia per questa nuova vicenda. Di qui la sua difesa, rappresentata dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, ha nominato immediatamente quale consulente grafologo di parte l’accademico universitario, prof. Alberto Bravo di Roma, presidente dell’Istituto di Grafologia Italiana. A breve ci saranno interessanti novità sul fronte delle indagini nella speranza che Angela salvi la sua vita e che il prof. Corcione riesca a compiere il miracolo.