Installano abusivamente delle antenne e delle complesse apparecchiature elettroniche wifi ed elettriche WADSL per l’accesso ad alta velocità alla rete Internet tramite tecnologia wireless (senza fili) dedicata alle utenze sul campanile di un Santuario della Provincia di Caserta e si sono allacciati abusivamente all’energia elettrica della Chiesa. Il carismatico Parroco Mons. Franco Amico va su tutte le furie e minaccia azione legale contro la società maddalonese che ha posto in essere questa incomprensibile operazione di allaccio che con le sue antenne ha posto in essere a suo uso e consumo una tecnologia wireless (senza fili) dedicata alle utenze private.
Questo è quanto sta capitando a Leporano, un piccolo borgo del casertano, nel Comune di Camigliano dove vi è un antichissimo Santuario mariano di antichissime tradizioni denominato Santa Maria ad Rotam, meta continua di pellegrini, dove il suo Parroco e Rettore, Padre Amico, sacerdote di vecchio stampo e confessore di intere generazioni, ha dato incarico agli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo per intraprendere la via via giudiziale contro la società maddalonese.
“Abbiamo diffidato la ditta in questione – hanno dichiarato gli avv. Crisileo – a togliere le apparecchiature di cui lamentiamo l’installazione abusiva sul campanile del Santuario entro 10 giorni. Nell’ interesse del nostro assistito se entro il 15 luglio p.v. non verranno tolte ad horas denunzieremo il caso alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per tutti i reati ravvisabili compreso l’indebito utilizzo della energia elettrica della Parrocchia della qual cosa il nostro assistito deve essere congruamente risarcito.
È un’azione, la nostra, del Santuario contro la Ditta elettrotecnica maddalonese e nulla c’entra il Comune di Camigliano perché la Chiesa non rientra tra i beni di cui il Comune e il suo sindaco può disporre. Né Padre Franco Amico ha mai firmato alcun contratto con il Comune e/o la Ditta. In questa ottica tutta l’energia elettrica di cui ha usufruita motu propria la ditta di Maddaloni va subito risarcita. Nessuna riunione di sorta può essere fatta per lenire una grave ed inaccettabile situazione del genere e il Sindaco né quello precedente né quello attuale rectius il Comune in genere hanno competenza su questa questione perché parliamo di beni della Chiesa. E i beni della Chiesa sono beni della Chiesa. Punto”.
Lapidarie le parole degli avvocati Crisileo che si preparano ad adire la magistratura penale con un’articolata e documentata denunzia penale. Il nucleo originario della Chiesa, nota nell’intera Campania, risale addirittura all’anno mille ed era primordialmente formato da una piccola edicola, ma solo nel 1957 venne costruita la prima chiesa sul luogo dove si racconta sia apparsa la Madonna.