La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha dato disposizioni di riesumare la salma di Rossella Fiato, morta davanti ai tre figli di 12, 10 e 3 anni il 4 aprile scorso mentre era nella sua casa di Sparanise (CE). Il sostituto procuratore della Repubblica dr. Pietro Camerlingo ha disposto la riesumazione della salma della 34enne.
In quella occasione a fare la tragica scoperta fu il marito che provò a svegliarla, e dopo aver visto che non reagiva, comprese ci fosse qualcosa che non andava così allertò il 118. Quando i sanitari giunsero sul posto non poterono far altro che constatare il decesso.
La decisione della Procura Sammaritana è arrivata in seguito alla denuncia presentata lo scorso 23 aprile dal marito, assistito dall’avvocato Salvatore Piccolo, secondo cui a provocare il decesso sarebbero stati gli effetti della pillola anticoncezionale che la donna aveva iniziato a prendere pochi giorni prima di morire su prescrizione di una dottoressa qualificatasi su internet come ginecologa, ma che non avrebbe la specializzazione.
Un calvario, quello della 34enne dipendente di una scuola paritaria, che il marito ha scoperto qualche settimana dopo la morte, che era stata subito classificata come un decesso naturale dovuto ad arresto cardiaco, tanto che sulla salma non era stata effettuata autopsia.