In data 26 luglio u.s., è stato siglato dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, unitamente ai Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Napoli e Caserta e agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, un protocollo di intesa in materia di contrasto all’indebita percezione di crediti di imposta derivanti da bonus edilizi, previsti dal D.L. 34/2020.
Il provvedimento trae origine dall’esigenza di addivenire ad un modulo ispettivo comune nello specifico settore tra i vari Enti, preposti ratione materiae ai controlli della specie, alla luce dei molteplici casi di frode, rilevati sull’intero territorio nazionale, connessi all’illecita fruizione di crediti di imposta derivanti da ristrutturazioni edilizie in realtà mai eseguite, ovvero carenti dei requisiti necessari per l’accesso ai benefici previsti dalla normativa in materia di riqualificazione edilizia ed efficientamento energetico, nell’ambito del più ampio Piano Nazionale di Resilienza e Rilancio.
A tal proposito, infatti, sono già numerosi i sequestri eseguiti dalla Procura di Napoli Nord, che nel frattempo ha registrato un forte incremento dei fenomeni legati all’economia illegale nel proprio circondario di azione, nello specifico comparto, da inizio anno e che hanno consentito il sequestro di quasi 1 miliardo di euro di crediti di imposta, a seguito delle operazioni condotte dalla Guardia di Finanza di Napoli, che ha sottoposto a sequestro oltre 880 milioni di euro e denunciato complessivamente 145 soggetti per truffa ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, e dalla Guardia di Finanza di Caserta, che ha scoperto frodi per 115 milioni di euro di crediti fittizi, segnalando ulteriori 63 responsabili per le medesime fattispecie di reato.
Quanto riportato evidenzia come la Procura della Repubblica di Napoli Nord stia profondendo un elevato impegno, grazie all’intensa collaborazione fornita dalla Guardia di Finanza, nel contrasto alle frodi nel settore degli Eco bonus, che ammontano su scala nazionale per il 2022, sulla scorta dei dati forniti dall’Esecutivo, già a 5,6 miliardi di euro.
Nel corso delle attività di indagine dirette dalla Procura di Napoli Nord, infatti, è stata riscontrata nella maggior parte dei casi la totale assenza dei lavori di ristrutturazione sottesi alle agevolazioni e la successiva certificazione di crediti al portale Entratel, gestito dall’Agenzia delle Entrate, attraverso la trasmissione di moduli di cessione riportanti dati mendaci o di pura fantasia.
In tal senso, quindi, l’osmosi informativa tra gli Enti firmatari dell’accordo consentirà l’immediata condivisione delle informazioni di competenza, favorendo i successivi controlli sulla veridicità dei dati riportati nella documentazione presentata per la fruizione del beneficio.
Il Genio Civile, in dettaglio, fornirà alla Guardia di Finanza elementi relativi alle pratiche per le quali abbia espresso un parere negativo riguardo alle progettualità che comportino un miglioramento della staticità sismica, si da consentire alla polizia giudiziaria, con l’ausilio dell’Agenzia delle Entrate, di verificare l’eventuale richiesta di agevolazioni fiscali avanzata dagli istanti pur in assenza dei requisiti.
La Guardia di Finanza procederà, inoltre, ad effettuare mirati riscontri sul territorio per rilevare l’effettiva sussistenza dei lavori edili e la reale consistenza operativa delle imprese cessionarie di crediti per le prestazioni edilizie eventualmente fornite.
L’Agenzia delle Entrate, d’altra parte, a completamento dell’attività ispettiva comune, rileverà le posizioni connotate da specifici profili di rischio, sulla scorta di alert predeterminati, al fine di interrompere la fruizione del beneficio, sin dall’atto della richiesta, nei casi di tentata frode.
La Procura di Napoli Nord, conseguentemente, potrà ulteriormente potenziare l’attività di contrasto a tale fenomeno, potendo avvalersi di notizie di reato già corredate da compiuti elementi conoscitivi, in modo da poter proseguire con sempre maggiore intensità nel perseguimento di tali reati, nonché nella formulazione di richieste di sequestro, anche per equivalente, onde consentire il recupero dell’ingiusto profitto conseguito.
L’azione sinergica tra gli Uffici firmatari dell’intesa, pertanto, costituirà ulteriore impulso all’analisi in un contesto caratterizzato da crescente emergenza, consentendo, attraverso la condivisione delle informazioni tra i predetti Enti e l’adozione di un modus operandi analitico e preordinato, di intercettare i flussi finanziari illeciti connessi alla indebita fruizione di crediti di imposta derivanti da Eco bonus, al fine di garantire la corretta destinazione delle risorse destinate alla riqualificazione del patrimonio immobiliare e al l’efficientamento energetico.