Butta acqua fredda su ragazzi della Movida, poi scende in strada per discutere e viene colpito al capo. Le riflessioni del Comitato Vivibilità Cittadina Caserta

Nella notte di ieri l’altro, in via Sant’Agostino, nel pieno centro storico di Caserta (peraltro ancora senza le telecamere di videosorveglianza “promesse”), un residente, probabilmente esausto dai frastuoni, rumori, vocii, musica etc., ha lanciato dal balcone del suo appartamento secchiate di acqua fredda sui giovani che in quel momento sostavano in strada davanti un locale della Movida cittadina. Poi, sceso in strada, ha avuto un violento alterco con alcune persone. Il semplice discutere a voce alta si è trasformato poi in rissa, e il residente è stato colpito al capo da persona ancora non identificata. Il residente è stato subito trasportato dal 118 accorso sul posto, al pronto soccorso dell’ospedale Guerriero di Marcianise. Non abbiamo notizie in merito al suo attuale stato di salute.

In merito a quest’ultima vicenda, riceviamo e pubblichiamo le riflessioni della prof. Rosy Di Costanzo, del Comitato Vivibilità Cittadina Caserta, che di seguito potete leggere.


Noi quest’uomo non lo definiamo “rissoso”, per noi è “esasperato”! Si, esasperato dal menefreghismo di chi dovrebbe tutelare i diritti della persone, sanciti dalla legge, e non lo fa, anzi visti i risultati, fa il contrario!

Esasperato di vivere nel centro storico ormai zona franca; esasperato dal chiasso sotto casa, dovuto alla Malamovida tollerata dalle Istituzioni, fatta di esercizi che non rispettano l’orario di chiusura e vendono alcol fino all’alba, fatta di occupazione di suolo pubblico abusiva ma oramai costante e tollerata, fatta di feste regolarmente organizzate in strada con tanto tavolo centrale, di botti e rissa finale; fatta di cori da stadio, di musica a palla fino all’alba, di puzza di vomito e pipì, di maleducazione, di lassismo, di degrado diffuso, fatta di una strada ricoperta di cocci di vetro e sporcizia varia, fatta dallo spaccio delle sostanze stupefacenti di cui tutti sanno, ma fatta soprattutto di inefficienza delle Istituzioni locali che sono riuscite a rendere giusto e sacrosanto il sopruso perché non vogliono, e non sanno, garantire il rispetto delle regole in città!

Come si può definire rissoso un cittadino che in casa propria non vede garantita la sua libertà?

Come si può definire rissoso un uomo che non è libero di aprire la finestra, di dormire quando vuole, di guardare un film, di entrare e uscire con la propria auto dal suo portone e che dopo una nottata insonne deve subire il camion della raccolta del vetro che alle 5 del mattino, mentre alcuni esercizi sono ancora aperti, che passa per ritirare bidoni pieni zeppi di bottiglie?

La parola d’ordine di chi dovrebbe garantire il rispetto delle regole è: “niente regole e niente controlli, tutt avimma campà”!

Ed è cosi che il divertimento diventa pericoloso per l’incolumità di tutti. Ora i rissosi sono i residenti. Assurdo!

Siamo cittadini lasciati soli, abbandonati. Chi ci dovrebbe tutelare non lo fa, le nostre Istanze scritte, circostanziate e protocollate vengono regolarmente ignorate dalla nostra Amministrazione locale che non fa rispettare un Regolamento Urbano che, probabilmente, neppure ha mai letto.

Siamo stanchi di subire e di essere additati noi come disturbatori del divertimento dei giovani!

La malamovida non è divertimento, è il fallimento della civiltà e di un futuro sostenibile dei nostri giovani. No, noi non ci stiamo! Vergogna!

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