Typhoon Altruda, fu avaria? Esposto in Procura dei familiari. Domani scarico scatola nera in Inghilterra

Trapani. La famiglia di Fabio Antonio Altruda, tramite l’avvocato Fabio Sammartano, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Trapani in merito all’incidente avvenuto nelle zone di Misiliscemi, in cui ha perso la vita il capitano.

Altruda, il giorno in cui è avvenuto il disastro, era partito dall’aeroporto militare di Trapani alle ore 9.00 circa, insieme ad un altro aereo, per dirigersi verso l’aeroporto militare di Istrana (Treviso), nell’ambito di una missione operativa finalizzata a scortare un velivolo militare statunitense.

Nell’esposto presentato dal penalista di Trapani, Sammartano, si legge che “i due militari all’esito di quella missione avevano pranzato ed anche riposato presso i locali dell’aeroporto di Istrana, riprendendo il volo di ritorno alle ore 16.50 circa della medesima giornata per rientrare all’aeroporto di Trapani – comunicando in costante contatto radio tra loro – e così regolarmente fino al momento della sciagura“.

Il compagno di volo di Altruda, il maggiore Andrea Maida, che pilotava l’altro Eurofighter, riferisce che “il disastro è avvenuto subito dopo aver lui stesso constatato visivamente che il Capitano pilota Altruda – ormai giunto in prossimità all’aeroporto di Trapani – aveva regolarmente aperto i carrelli del velivolo in preparazione dell’atterraggio, allorquando però improvvisamente precipitava al suolo“.

Intanto domani in Inghilterra inizierà il download dei dati contenuti all’interno della scatola nera del Typhoon del capitano Altruda, che finora è stata custodita al 37mo Stormo su disposizione della Procura.

L’indagine della Procura e dell’Aeronautica Militare vanno avanti in parallelo e quella dell’Aeronautica ha una finalità fortemente preventiva a garanzia della sicurezza di tutti i piloti. Il Capitano Altruda, a 33 anni, di origini casertane, era un professionista di livello e aveva partecipato a missioni internazionali. Va ricordato, rispetto al volo in cui il pilota ha trovato la morte, che l’Aeronautica aveva dichiarato, subito dopo l’incidente, che si trattava di un’attività addestrativa al rientro di una missione.

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