Casagiove. Gran parte delle associazioni sportive che utilizzavano per le loro attività il palazzetto di Casagiove chiuso per l’illegittimità dell’attuale gestore. Quest’ultimo ha ritenuto bene, secondo lui, apporre delle catene e vietare l’ingresso a pubblico e utilizzatori.
L’appuntamento è per le 16.30 di oggi per chiedere l’immediata riapertura della struttura, l’unica struttura sportiva decente esistente nel comune di Casagiove.
Tra le tante associazioni utilizzatrici, ma anche associazioni cittadine e onlus, alla manifestazione parteciperà anche l’associazione che gestiva la palestra al primo piano, i cui clienti sono letteralmente inviperiti per la chiusura, la ASD Agoghè Wellness, che sulla sua pagina Facebook, invitando tutti gli interessati a presenziare alla manifestazione di oggi pomeriggio ha dichiarato quanto segue: “Avremmo voluto iniziare questo nuovo anno dandovi notizie felici, di rinascita, ma purtroppo così non è. Siamo profondamente dispiaciuti e rammaricati per ciò che è accaduto, e per tale motivo stiamo spendendo tutte le nostre energie per far sì che qualcosa si muova ma al momento dobbiamo registrare solo tante chiacchiere, promesse e rassicurazioni puntualmente disattese.
In questa brutta vicenda della quale, ribadiamo, siamo “semplici” vittime spettatrici è davvero difficile distinguere il vero dal falso, il buono dal cattivo; a volte sembra di lottare contro i mulini a vento ed è frustrante… ci manca la nostra palestra, ci mancate voi, ci manca fare il nostro mestiere, Ci manca il nostro mondo.
Un mondo che di fatto c’è stato strappato in meno di 24 ore e del quale sembra interessare, per ora, solo a chiacchierare agli organi competenti.
Il palazzetto è chiuso, e sicuramente tale resterà per l’intero mese di Gennaio. Proviamo tanta amarezza per questo immobilismo istituzionale concretizzatosi tra uno scaricabarile e l’altro“. Si legge sulla loro pagina Facebook anche che, “Approfittiamo di questo post per puntualizzare che in nessun modo la nostra, vuole essere una manifestazione a carattere politico“.