Napoli. La Federazione nazionale della Stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprimono solidarietà al giornalista Andrea Ruberto e ai due operatori della troupe della trasmissione di Rete4 “Fuori dal coro” per l’aggressione subita a Castel Volturno.
“Il collega – è scritto in una nota – si era recato nel Comune del Casertano per realizzare un servizio su un bene confiscato alla camorra abusivamente occupato. Gli occupanti, per impedire che venissero fatte le riprese, non hanno esitato ad aggredire fisicamente la troupe, danneggiando anche alcune delle attrezzature. Sul posto erano presenti anche uomini della vigilanza. Il fatto è stato segnalato alla polizia”. “La provincia di Caserta si conferma uno dei territori più pericolosi per i giornalisti, basti pensare che sono ben 4 quelli in Campania costretti a vivere sotto scorta per le minacce del clan dei casalesi.
È per questo sempre più urgente ripristinare l’agibilità della professione in quel territorio che va illuminato così come stavano tentando di fare i colleghi di “Fuori dal coro” che evidenziavano un paradosso: lo Stato si impegna nella fondamentale aggressione ai patrimoni delle mafie, ma non riesce a garantire poi il corretto riutilizzo degli stessi beni confiscati. È evidente che esiste un deficit di sicurezza e legalità che finisce per coinvolgere anche il diritto all’informazione. Il sindacato oltre a segnalare il caso all’osservatorio dedicato del Ministero dell’Interno è pronto a tutelare i colleghi in ogni sede”, conclude la nota.