Ruvo di Puglia. “Condanniamo l’accaduto ma non accettiamo fantomatiche ricostruzioni e menzogne divulgate in queste ore. La società si riserva di difendersi nelle sedi opportune a tutela della propria immagine e di quella della città e chiude qui ogni ulteriore polemica su questo versante”. Così in una nota la Tecnoswitch Ruvo, squadra di Ruvo di Puglia militante nel campionato di serie B di basket, replica alle accuse lanciate dalla Juvecaserta, che in un post sulla sua pagina Facebook ha denunciato che i suoi atleti, ieri sera dopo il match giocatosi a Ruvo, sono stati aggrediti al rientro negli spogliatoi. Per il club pugliese, la dinamica dell’accaduto è diversa da come descritta dalla Juvecaserta.
“Forse nel concitato post partita – spiega la nota – a molti è sfuggito il gesto antisportivo di un tesserato casertano il quale si è rivolto in maniera molto ‘educata’ verso la tifoseria locale. Dal parterre, purtroppo, sono partiti gli sputi, totalmente vili e che condanniamo fortemente. Come documentato da immagini televisive, gli atleti di Caserta, dopo aver attraversato il tunnel che conduce agli spogliatoi, sono rientrati in campo e a quel punto qualche facinoroso ha tentato di entrare in contatto con loro, impatto evitato per l’intervento di dirigenti e forze dell’ordine lì presenti.
Condannando e ribadendo il “no” ad ogni forma di violenza – si legge nella nota – va specificato che in campo bisogna avere un comportamento sempre rispettoso, onde evitare spiacevoli code sportive. Gli animi erano stati già sollecitati quando all’inizio dell’intervallo un giocatore avversario aveva affrontato ‘faccia a faccia’ un nostro tesserato, tanto da essere richiamato dagli arbitri. Non è una giustificazione certo, ma bisogna essere responsabili delle proprie azioni prima di fare la ‘morale’ agli altri. Nessun episodio violento – ricorda la società pugliese – ci ha visti protagonisti negli ultimi anni, in cui abbiamo lavorato sodo per costruire il nostro progetto fondato su principi e valori esemplari. Innumerevoli le nostre iniziative tese a riempire il palasport di bambini e famiglie, a cui ieri non è stato dato un bell’esempio, in campo e fuori. Non accettiamo che passi l’immagine di una Ruvo aggressiva e violenta, per voglia di raccontare i fatti in maniera totalmente distorta”.