Jabil: la proprietà conferma licenziamenti. Dal MISE solo cassa integrazione per 12 mesi secchi

Marcianise. La multinazionale americana Jabil conferma i 190 licenziamenti decisi per lo stabilimento di Marcianise. È quanto emerge dal tavolo tenuto al MISE alla presenza della sottosegretaria Fausta Bergamotto, dei rappresentanti sindacali mentre il country manager di Jabil Italia Clemente Cillo era in videoconferenza così come l’assessore regionale Antonio Marchiello e il dirigente regionale Caiazza.

Il confronto previsto dalla normativa sui licenziamenti collettivi, non fa registrare alcun passo in avanti neanche di fronte alla scadenza ormai imminente della cassa integrazione, che avverrà il prossimo 31 gennaio, data dalla quale la Jabil potrà iniziare ad inviare le lettere di licenziamento ai 199 lavoratori individuati su un totale di 440 attualmente in organico al sito di Marcianise della Jabil.

Tempi lunghi si prospettano invece per l’unica soluzione paventata nei mesi scorsi, quella della ricollocazione di 140 di 190 lavoratori Jabil in una nuova società formata dall’azienda TME di Portico di Caserta e da Invitalia, società del Ministero dell’Economia.

E così l’unica soluzione a portata di mano proposta dal Mise quantomeno per dare un po’ di ossigeno ai 190 lavoratori, è quella della cassa integrazione per transizione lavorativa, per un periodo massimo di 12 mesi complessivi non ulteriormente prorogabili.

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