Caserta (di Lucio Seneca). L’associazione «Club A.s.d–Assonuoto» che gestisce la piscina Fritz Dennerlein di corso Giannone a Caserta – con concessione revocata dal 2016 – dovrà lasciare definitivamente gli impianti salvo eventuale ennesimo ricorso al Consiglio di Stato (già pronunciatosi negativamente in precedenza).
Lo ha deciso il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania che nel frattempo, sulla base della difesa del club, aveva dato un ulteriore anno di «respiro» al gestore del complesso sportivo. Una storia che si trascina da tempo e che ha visto adempiente solo in parte il club nei confronti del Comune di Caserta con il quale è ancora in essere un piano di rientro non del tutto onorato.
Allo stato, la morosità dell’associazione – secondo il Comune – è di circa duecentomila euro a fronte degli iniziali novantamila ma l’Assonuoto aveva già chiesto un risarcimento per i danni subìti al vaglio del giudice. Il debito rimodulato tra l’associazione ed il Comune, non è mai sfociato in nulla di concreto, sia per una polizza fideiussoria non riconosciuta dall’ente che per alcuni ritardi nella firma della stipula.
L’associazione sostiene che nel frattempo sono stati eseguiti anche dei lavori. Lo sfratto ufficiale potrebbe essere evitato per autonoma decisione del gestore ma i tempi coincidono anche con alcuni lavori che l’amministrazione dovrà eseguire nel viale della vicina scuola: ciò potrebbe ulteriormente allungare la permanenza – senza titolo – del club nella sede di corso Giannone. «A.s.d. Assonuoto Club Caserta» dovrà pagare al Comune anche le spese legali per oltre 3.500 euro.