Droga e ristorazione, intera famiglia di Capua sotto processo sceglie il patteggiamento

Capua (di Lucio Seneca). Sceglierà il rito del patteggiamento il nucleo familiare composto da padre, madre e figlio titolari di una pizzeria a Capua, da qualche mese all’obbligo di firma dopo gli arresti domiciliari dello scorso anno perché accusati di spaccio di sostanze stupefacenti.

La famiglia fu destinataria di alcune perquisizioni, eseguite dalla polizia nel corso di un blitz antidroga a seguito del quale fu trovata in possesso di quantitativi di droga il cui peso rilevante, fece scattare gli arresti e i sequestri della sostanza stupefacente.

Nello stesso periodo fu arrestato anche il figlio di uno chef con un esclusivo ristorante nel centro storico di Caserta, dove il ragazzo prestava la sua attività in cucina.

Alla famiglia di Capua, residente nel quartiere Boscariello, gli agenti dell’antidroga della Questura di Caserta, arrivarono dopo un sequestro di droga avvenuto a Macerata Campania nell’abitazione di un tale Vincenzo Pellegrino. Nel corso della perquisizione, i tre ristoratori cercarono di nascondere la sostanza che aveva un peso di 170 grammi ma i poliziotti riuscirono a fermarli. Per i tre, Mario De Simone, la moglie Brigida Russo e il figlio Giuseppe De Simone, scattarono gli arresti domiciliari.

Ammontava invece a 132 grammi complessivi di droga tra cocaina, hashish e marijuana, la sostanza stupefacente sequestrata al 25enne Emiliano S.R. nativo di Aversa, figlio di un noto chef trovato in un primo momento in via Ferrarecce a Caserta con tredici confezioni di cellophane contenenti cocaina e del danaro.

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