Napoli (di Lucio Seneca). Tutto prescritto relativamente alle accuse di turbativa d’asta e corruzione formulate nel processo denominato The Queen nei confronti dell’ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Biagio Maria Di Muro, per il ristoratore Alessandro Zagaria, per l’imprenditore Francesco Madonna, per il progettista Guglielmo La Regina e per il dirigente Roberto Di Tommaso, per i quali l’accusa aveva chiesto la condanna per tutti gli imputati coinvolti nella doppia indagine sugli appalti riguardanti la riqualificazione di Palazzo Teti nella città del Foro e per l’emissario di Grazzanise. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Napoli nel pomeriggio di oggi.
L’accusa aveva chiesto una condanna a 7 anni e mezzo per Di Muro, 16 anni per Zagaria, 10 anni e sei mesi per Madonna, 8 anni e 6 mesi per La Regina (6 anni in primo grado), 3 anni per Roberto Di Tommaso.
Le vicende riguardavano i lavori di ristrutturazione di Palazzo Teti Maffuccini con la progettazione affidata a Guglielmo La Regina grazie alle presunte bustarelle date all’ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Maria Di Muro ed ai componenti della commissione di gara, presieduta dal dirigente Roberto Di Tommaso. Secondo l’accusa Zagaria avrebbe consegnato materialmente i soldi promessi all’ex Sindaco. L’altro filone dell’inchiesta riguardava i lavori per la rete fognaria a Grazzanise affidati all’impresa di Madonna.
Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Nicola Garofalo, Giuseppe Stellato, Antonio Abet e Angelo Raucci.