San Marcellino (di Lucio Seneca). Ci sono tre indagate per il reato di omicidio colposo nella vicenda di Assunta Russo, la sedicenne morta a casa dopo un accesso al pronto soccorso dell’Ospedale Moscati di Aversa.
Dopo dieci giorni dal decesso, la Procura di Napoli Nord ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia sulla salma di Assunta, una ragazza orfana che viveva con gli zii. Gli inquirenti hanno indagato una infermiera e due dottoresse, un atto dovuto anche per eseguire l’autopsia dando l’incarico a tre medici docenti universitari.
La ragazza aveva prima chiamato il 118 e poi rifiutato il trasporto all’ospedale dove si è recata con i suoi tutori dopo qualche ora, alle quattro e mezza del mattino del 20 marzo scorso. Poi, dopo mezz’ora, quell’indebolimento alle gambe che aveva avvertito insieme ad un senso di mancamento che aveva lamentato al triage, sono spariti – a dire degli zii della ragazza – ed è tornata volontariamente a casa perché i familiari avevano intenzione di contattare il medico curante. A casa dopo qualche ora sono arrivati nuovamente quei dolori e la ragazza è spirata prima che arrivassero di nuovo i soccorsi.
L’autopsia, il cui esito totale si conoscerà fra 60 giorni, dovrà chiarire se c’era qualche patologia pregressa o la morte è collegata a qualche negligenza del personale del pronto soccorso. Una vera tragedia quella che sta vivendo la famiglia intenzionata a conoscere la verità sulla morte della loro nipote.
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