Caserta (di Lucio Seneca). Dopo il TAR anche il Consiglio di Stato rigetta il ricorso dei confinanti, in particolare dell’avvocato Marco Del Gaiso, destinatario in solido anche di una condanna alle spese legali, per la manifesta infondatezza dell’appello proposto, decretando la legittimità della realizzazione del Pala Don Bosco.
Il Consiglio di Stato, Sez. IV Presidente Poli, Rel. Fratamico, ha accolto infatti, tutte le eccezioni difensive degli avvocati Luigi Adinolfi e Riccardo Giannelli da sempre difensori dell’Istituto Salesiano, affermando che l’istanza di accesso è stata avanzata dai confinanti con “colpevole ritardo” a mesi di distanza dal completamento dell’opera e dall’inizio e sua ultimazione, dichiarandolo in parte tardivo.
I Giudici di Palazzo Spada hanno rigettato anche tutti gli altri motivi in quanto ritenuti infondati, generici ed inammissibili. In pratica una sconfitta totale per il Condominio di Corso Trieste n. 90 e i coniugi Del Gaiso-Pepe, il primo anche procuratore di sé stesso in quanto Avvocato. Piena soddisfazione da parte dell’Istituto Salesiano che ha realizzato le opere al servizio dei giovani e della scuola, e non certamente per fini speculativi, accrescendo l’offerta formativa e la possibilità di gioco e svago per i ragazzi dell’oratorio.
In precedenza anche la Procura di Santa Maria Capua Vetere aveva richiesto ed ottenuto l’archiviazione dal GIP delle denunce penali avanzate sempre dai confinanti, che si lamentano dell’eccessivo rumore indotto dalla struttura.
Un sospiro di sollievo anche per il nuovo Direttore dei Salesiani Don Antonio D’Angelo che vede nel corso del suo mandato concludersi una vicenda risalente al lontano 2012 in maniera positiva.