Grazzanise (di Lucio a Seneca). Al via gli interrogatori per imprenditori militari dell’Arma Azzurra coinvolti in 39 tra indagati, arresti domiciliari e in carcere.
Nel penitenziario militare di Santa Maria Capua Vetere c’è il solo tenente colonnello Alfonso Iazzetta, ex capo sezione infrastrutturale dell’ufficio supporto logistico in varie basi tra cui Grazzanise.
Ventisei i capi di imputazione contestati. A Grazzanise sarebbero stati fatti lavori addomesticati per oltre 200 mila euro mentre è di tre milioni il giro contestato dalla Procura di Velletri (sostituto Travaglini) che si è visto accogliere la richiesta avanzata a giugno del 2022.
Iazzetta è della provincia di Napoli e secondo l’accusa sarebbe riuscito a farsi fare lavori pure nel suo appartamento dagli imprenditori corrotti. In un caso, scrive il GIP, sarebbe stato direttamente l’ufficiale a «predisporre il preventivo dei lavori con il prezzo da inserire» e l’imprenditore si sarebbe limitato «ad apporvi l’intestazione della propria ditta».
Accuse supportate da rilevanti intercettazioni telefoniche. Nel caso di un nolo a freddo di mezzi d’opera per l’aeroporto di Grazzanise, il tenente colonnello sarebbe stato intercettato mentre parlava con l’assistente di cantiere Salvatore Antonio Oronos, di Casapesenna, indagato a piede libero ma in congedo, della ditta Buriani.
I fatti si riferiscono ad un periodo che va dal 2018 al 2021 ma per il GIP ci sono stati reati «reiterati in maniera seriale nel tempo nell’arco di tre anni». Iazzetta «durante le perquisizioni, con abile mossa, è riuscito a cancellare in pochi secondi tutti i messaggi contenuti nella memoria del proprio apparecchio telefonico cellulare, nonostante la presenza dei militari inquirenti».
Gli altri coinvolti sono l’imprenditore Giovanni Verazzo, di Capua; Aldo Fibrino, di Casaluce (entrambi all’obbligo di dimora); ai domiciliari Massimo Zitiello, originario di Sparanise, Luogotenente assistente di cantiere a Pratica a Mare e Salvatore; Salvatore Guarino, nato a Caserta e residente a Giugliano in Campania e Antonio Capoluongo, imprenditore di Casal di Principe, residente a Cellole.
