Santa Maria Capua Vetere (di Lucio Seneca). Contro le riforme della giustizia che «ignorano le richieste dell’avvocatura», anche la Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere aderisce alla delibera nazionale dell’ Unione camere penali italiane e proclama tre giorni di sciopero.
Dal 19 aprile e fino a venerdì 21, i penalisti diserteranno le udienze in calendario: ieri, in particolare, è saltato il processo fissato ogni mercoledì, a carico di 105 tra agenti e dirigenti della Polizia Penitenziari.
Il presidente della Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere, Francesco Petrillo, condivide con il proprio direttivo, la decisione dell’Unione delle Camere penali italiane sulle critiche mosse alla legge Cartabia.
Il cuore pulsante della legge è l’Ufficio Uepe (esecuzione penale esterna) con sede a Caserta nell’ex carcere che è in affanno a causa dell’organico insufficiente per soddisfare le centinaia se non migliaia di richieste di chi fa richiesta delle misure alternative. La competenza dell’ufficio è peraltro anche sul Tribunale di Napoli Nord.
I penalisti lamentano «un eclatante quanto paradossale contrasto tra le idee e i programmi di riforma liberale della giustizia penale». Allo sciopero dei penalisti si aggiunge anche quello dei giudici onorari.