Condotte (policlinico Caserta): i commissari citano banche ed ex amministratori, richiesta 389 milioni

Caserta. I commissari straordinari di Condotte, acronimo di Società Italiana per Condotte d’Acqua S.p.A., storica impresa di costruzioni romana attiva nelle grandi opere, tra cui il policlinico universitario di Caserta, e il ramo TAV in provincia di Caserta, acquistata di recente dal gruppo Sorgente, nel dicembre dello scorso anno, hanno citato in giudizio, in solido, i componenti del consiglio di gestione e di sorveglianza di Condotte, la società di revisione e numerose banche, tra cui BCC Roma, ed alcune società di factoring per un petitum complessivo di 389,3 milioni.

La causa emerge dal bilancio 2022 di BCC Roma. “L’importo – si legge – viene chiesto a titolo di risarcimento degli asseriti danni determinati anche dalla abusiva concessione di credito da parte degli istituti bancari coinvolti, che avrebbe consentito all’azienda di continuare ad operare nonostante la situazione di crisi, con aggravamento del dissesto“.

Giovanni Bruno, Gianluca Piredda e Matteo Uggetti, i commissari di Condotte dal 2018, all’inizio di aprile hanno annunciato la vendita del ramo d’azienda di Condotte al gruppo che fa capo all’imprenditore ed editore Valter Mainetti, con un portafogli di commesse con lavori a finire per un valore di 1,2 miliardi tra i quali la città della salute di Milano e il Policlinico di Caserta.

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