Mondragone (di Giovanni Maria Mascia). Il controllo della piazza per il traffico delle sigarette di contrabbando fu il movente del tentato omicidio avvenuto il 23 maggio del 2018 a Mondragone, in via Salvatore Razzino a ridosso dei palazzi Cirio.
Le risultanze delle indagini, che portarono all’individuazione del responsabile, sono state rese note questa mattina in udienza da uno dei carabinieri intervenuti sul posto nell’immediatezza dei fatti. L’istruttoria dibattimentale si celebra davanti ai giudici della Seconda Sezione penale, collegio C, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Antonio Riccio.
Attraverso le prime testimonianze e grazie al sistema di videocamere pubbliche e soprattutto di un negozio della zona, fu possibile risalire all’esecutore materiale, Alessandro Buonocore, ventotto anni di Mondragone, che avrebbe sparato alla vittima Iavano Ivan, cittadino bulgaro, accusato al termine di un violento diverbio di essersi indebitamente inserito negli affari illeciti relativi alla vendita di materiale di contrabbando.
Dalle immagini si vede il passaggio dell’arma da un soggetto a Buonocore che col braccio teso punta la pistola contro la vittima. Le riprese coprono sia le fasi antecedenti l’agguato che quelle successive. In altre immagini ricavate dalle telecamere poste sulla Domiziana si vedono Alessandro Buonocore e il fratello Giulio nei pressi di un’auto.
Furono escussi anche dei connazionali della vittima, in particolare Gracia Ahmed dichiarò di essere stato minacciato dall’imputato, ma soprattutto sin da subito il responsabile del tentato omicidio fu individuato come il compagno della figlia di Antonio Mormile. Il testimone ha anche dichiarato che la pistola, calibro 6,75, fu rinvenuta in una busta nel terrazzo sottostante l’abitazione di Mormile. L’imputato è difeso dagli avvocati Sciarretta e Miraglia, il processo è stato aggiornato all’udienza del 13 giugno.