Santa Maria Capua Vetere (di Giovanni Maria Mascia). Ulteriori episodi di violenza sui detenuti sono stati trasmessi in aula attraverso i video, episodi ricostruiti dal brigadiere Medici nell’udienza di ieri, 17 maggio, nel maxiprocesso che vede imputati 105 tra agenti penitenziari, funzionari del DAP e medici dell’ASL di Caserta.
A descrivere le scene il brigadiere dei carabinieri Medici, che dopo i fatti interrogò i detenuti e si occupò del riconoscimento degli agenti intervenuti.
Il teste è stato escusso dai PM Milita e Pannone sulle fasi immediatamente successive all’irruzione nel carcere Uccella. Si sono viste le immagini degli agenti che prelevano quattro detenuti della Prima Sezione cella numero 8 e che li accompagnano nella zona dove avviene il passeggio.
I detenuti sono Immobile, Caterino, Raoni e Loffredo, ma quest’ultimo si sente male e sviene, e subito viene soccorso, mentre gli altri tre vengono riaccompagnati in cella. Poi tutte le celle vengono svuotate e i detenuti vengono tradotti nell’area di socialità.
Le immagini più cruente ritraggono i carcerati costretti ad inginocchiarsi col volto rivolto al muro, posizione in cui sono costretti a rimanere per circa un’ora e mezza, lasso di tempo in cui gli agenti procedono alle perquisizioni.
In altri video si vedono gli agenti con la pettorina con su scritto Polizia Penitenziaria e agenti in tuta anti sommossa picchiare i detenuti sia a mani nude che con i manganelli. L’esame dei PM è poi proseguito con l’analisi delle singole posizioni degli imputati.
Il brigadiere Medici ha spiegato che l’identificazione avvenne attraverso le foto dei tesserini fornite dal DAP e mostrate alle vittime, furono anche visionati i cellulari, mentre per le posizioni degli agenti in cui vi erano stati contrasti in merito al riconoscimento furono inviati ai RIS di Roma.
I PM hanno chiesto l’acquisizione di 14 annotazioni su altrettanti imputati, ma c’è stata l’opposizione della difesa. La corte si è riservata di decidere per la prossima udienza, in cui si procederà all’esame delle parti civile del brigadiere Medici.
Gli imputati sono difesi tra gli altri dagli avvocati Carlo De Stavola, Angelo Raucci, Giuseppe Stellato.