Appalti rifiuti truccati, l’Accusa chiede il rinvio a giudizio di tutti gli imputati

Caserta (di Giovanni Maria Mascia). Udienza preliminare questa mattina, davanti al GUP del tribunale di Napoli, dott.ssa Anna Tirone, per le presunte gare truccate relative alla raccolta al trattamento ed allo smaltimento dei rifiuti, gare indette dai comuni di Caserta, Aversa, Lusciano, Curti e Cardito.

Il Pubblico Ministero ha chiesto il rinvio a giudizio degli imputati dopo aver integrato due capi d’imputazione relativi al bando di gara del Comune di Curti.

Luigi Cavaliere della Fontedil S.r.l. ha chiesto l’abbreviato secco. Michele Oliviero gestore di fatto della Bema S.r.l. ha presentato, attraverso il legale, una richiesta di rito abbreviato condizionato dall’espletamento di una perizia sulla natura dei rifiuti (urbani o speciali) e quindi per accertare il conseguente trattamento degli stessi. Il GUP si è riservato di decidere per l’udienza del 7 giugno se accogliere le istanze.

Il PM ha chiesto il processo nei confronti del Sindaco di Caserta, Carlo Marino, di Marcello Iovino, dirigente del settore Ecologia del Comune di Caserta, e responsabile unico del procedimento amministrativo della gara d’appalto per la raccolta rifiuti (il bando fu pubblicato il primo giugno del 2018), di Carlo Savoia nelle vesti di amministratore unico della Xeco S.r.l. e gestore di fatto della Esi S.r.l., insieme ai suoi collaboratori Gennaro Cardone, Ernesto Scamardella, Anna Scognamiglio e Pasquale Vitale.

Nello specifico l’avv. Carlo Marino è accusato di aver avuto contatti telefonici e incontri con Vitale che avrebbe avuto il ruolo di intermediario. Il Sindaco avrebbe ricevuto documenti illeciti e avrebbe fornito consigli per renderli più funzionali.

Chiesto il processo anche per Paolo Galluccio, assessore ai Servizi sociali del comune di Aversa, Carmine Gallo, amministratore del consorzio Cite, Antonio Raiano, sindaco di Curti, Igino Faiella, comandante della polizia municipale dello stesso comune, Michele Fontana, titolare della Fontedil S.r.l., impianto dove venivano smaltiti illecitamente rifiuti, Angelo Egisto, gestore di fatto della Lea S.r.l., Eduardo Cotugno, dirigente dell’Ufficio Ambiente di Lusciano, Nicola Mottola socio alla pari dell’Ecologica service S.r.l., Biagio Bencivenga, dirigente del ufficio Ecologia del Comune di Cardito, Salvatore Tessitore legale rappresentante della Xeco S.r.l., Andrea Guadagno quale rappresentante legale della Bema.

Le indagini sono state condotte dai pubblici ministeri Maurizio Giordano, Fabrizio Vanorio e Graziella Arlomede della DDA di Napoli che hanno contestato, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa dei procedimenti dei bandi di gara pubblici per il recupero, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. Tra le prove a carico degli imputati ci sono numerose intercettazioni telefoniche e ambientali e le dichiarazioni dei pentiti Nicola Schiavone, Giuseppe Valente e Luigi Cassandra.

Il GUP ha anche previsto le udienze del 13 giugno e del 4 luglio per le discussioni dagli avvocati Alberto Martucci, Giuseppe Stellato, Raffaele Costanzo, Gennaro Iannotti, Mario Griffo, Mauro Iodice, Vincenzo Domenico Ferraro, Raffaele Mascia, Carmine D’Aniello, Vincenzo Iorio e Gabriele Amodio.

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