Usura dei Rossetti, falsa testimonianza: il barbiere cambia versione, il giudice invia atti in Procura

Capodrise (di Giovanni Maria Mascia). Si appropriò di un appartamento del valore di 170.000 euro in ragione di un prestito non onorato di 29.000 euro, applicando un tasso usurario del 74,80 % all’anno. Sotto processo sono finiti Raffaele Rossetti 38 anni di Capodrise, difeso dagli avvocati Pietro Nardi e Antonio Emiliano Pota, e Domenico Rossetti, 66 anni di Capodrise, difeso dall’avvocato Angelo Raucci.

I due imputati sono accusati di usura continuata e aggravata dai metodi mafiosi, in quanto Raffaele Rossetti avrebbe fatto intendere una contiguità con il clan Belforte di Marcianise. Vittima Tommaso Moretta 53 anni di Capodrise, costituitosi parte civile e rappresentato in aula dall’avvocato Mariano Omarto.

Nel corso dell’istruttoria dibattimentale davanti ai giudici della terza sezione collegio B del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è stato escusso Bartolomeo Buonciro, un barbiere di Capodrise che acquistò l’appartamento di via Arciprete Acconcia a Capodrise oggetto del forzato pagamento del prestito usurario.

In realtà era stata sottoscritta una scrittura privata, tra Raffaele Rossetti e Tommaso Moretta, una sorta di retrovendita che prevedeva il riacquisto dell’abitazione previo pagamento del capitale e degli interessi, accordo che però l’imputato non avrebbe rispettato, cedendo a Buonciro l’immobile per 75.000 euro. Quest’ultimo, sentito nel corso delle indagini dalla Guardia di Finanza, aveva dichiarato di aver saputo di quell’accordo nel corso degli atti preliminari all’acquisto, mentre in dibattimento ha sostenuto di aver appreso dell’esistenza della scrittura privata solo dopo il rogito notarile.

Riscontrata una evidente discrasia tra le due dichiarazioni del testimone, il presidente del collegio, la dottoressa Luciana Crisci, ha inviato gli atti in procura per il reato di falsa testimonianza nei confronti di Bartolomeo Buonciro.

Nella prossima udienza fissata per il 22 settembre, il pubblico ministero Vincenzo Ranieri della DDA chiamerà a deporre Giovanna Vozza, moglie di Moretta e intestataria dell’appartamento, dopo di che si procederà all’esame dei due imputati.

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