Maddaloni. Un avvocato avrebbe corrotto un giudice di pace affidando consulenze alla moglie del magistrato dr. Alberto Di Vico, medico dell’ASL di Caserta, retribuite anche in nero. Per questo il GIP di Roma ha emesso un’ordinanza di applicazione di misure interdittive nei confronti del giudice di pace, in servizio a Maddaloni, nel Casertano, della moglie dottoressa Giovanna Liguori, medico dell’ASL di Caserta e dell’avvocato Paolo Miranda con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Nella vicenda sono indagati altri due soggetti, i quali non sono destinatari di alcuna interdizione: si tratta di due avvocati, tra cui uno della provincia di Caserta.
Le indagini, svolte dal Gruppo Investigativo Criminalità Economico Finanziaria della Guardia di Finanza e coordinate dalla Procura di Roma per competenza, sono partite dalla denuncia del giudice di pace – oggi sottoposto a misura interdittiva – per oltraggio a magistrato in udienza, nei confronti del professionista difensore del soggetto danneggiato, spiega una nota della Procura di Roma.
”Pervenuti gli atti alla Procura di Roma, e rilevate costanti anomalie nella gestione dei procedimenti, sono state svolte indagini con lo strumento delle intercettazioni telefoniche, che hanno condotto a elaborare l’ipotesi d’accusa, per la quale il Giudice di Pace riceveva come corrispettivo l’affidamento di incarichi di consulenza alla moglie medico, retribuita anche in nero” spiega la nota della Procura.
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