Marcianise. Così come aveva annunciato appena 48 ore dopo il risultato elettorale, la candidata a Sindaco di Marcianise, dott.ssa Lina Tartaglione, a mezzo del suo legale, avvocato Renato Labriola, è ricorsa al TAR della Campania contro il risultato delle urne che l’avrebbe vista sconfitta alle ultime elezioni del 14 e 15 maggio scorso per l’elezione del Primo Cittadino e per il rinnovo del Consiglio Comunale di Marcianise.
La dott.ssa Tartaglione ricorre contro “il comune di Marcianise, in persona del sindaco p.t.; contro il ministero degli Interni, in persona del ministro p.t., nonché nei confronti – di Antonio Trombetta in qualità di eletto alla carica di sindaco, relativamente alle elezioni amministrative del comune di Marcianise, svoltesi nei giorni 14 e 15 maggio 2023 per il quinquennio 2023/2028“.
Per la Tartaglione, come ha già dichiarato alla stampa, in questa tornata elettorale “ci sono state scorrettezze” da parte della controparte. “La Dott.ssa Tartaglione risulta deprivata di parecchi voti, e comunque di un numero imprecisato di preferenze, destinate ad accrescere ulteriormente il numero di preferenze conseguite”. – si legge nel ricorso di Renato Labriola.
Per la ricorrente il totale dei voti ufficializzati come candidato a Sindaco “non corrisponde all’effettiva entità delle preferenze, conseguite dalla ricorrente” – perchè – “sulla base di un semplice calcolo matematico, tenendo conto delle autodichiarazioni dei rappresentanti di lista, avviene che solo l’attribuzione di ulteriori 297 voti, erroneamente non conteggiate a favore della ricorrente” – nelle sezioni 1-2-3-8-11-12-13-16-17-18-19-21-22-31- 34 – “comporta il conseguimento di un ammontare di voti pari a 11.683 voti, che consentirebbe alla ricorrente di scavalcare il dott. Antonio Trombetta, che ha conseguito 11.415 ed è stato eletto sindaco, di ben 268 voti e diventare sindaco con attribuzione del premio di maggioranza”.
In particolare la ricorrente lamenta una mancanza nella “sezione n. 1, una differenza di voti 19 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (281 voti)”; nella sezione n. 2, una differenza di voti 37 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (333 voti); nella sezione n. 3, una differenza di voti 30 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (290 voti); nella sezione n. 8, una differenza di voti 18 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (242 voti); nella sezione n. 11 una differenza di voti 36 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (229 voti); nella sezione n. 12 una differenza di voti 17 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (233 voti); nella sezione n. 13 una differenza di voti 12 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (348 voti); nella sezione n. 16 una differenza di voti 9 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (396 voti); nella sezione n. 17, una differenza di voti 15 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (324 voti); nella sezione n. 18 una differenza di voti 16 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (239 voti); nella sezione n. 19, una differenza di voti 24 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (306 voti); nella sezione n. 21, una differenza di voti 21 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (359 voti); nella sezione n. 22, una differenza di voti 19 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (412 voti); nella sezione n. 31 una differenza di voti 10 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (240 voti)” e nella “sezione n. 34, una differenza di voti 14 rispetto a quelli assegnati alla ricorrente dall’Ufficio Centrale (236 voti)“.
L’avvocato Labriola chiede altresì in via istruttoria – “Con riferimento alle Sezioni elettorali nn. 1-2-3-8-11-12-13-16-17-18- 19-21-22-31-34 del Comune di Marcianise la verifica effettiva del numero totale di voti di preferenza effettivamente conseguiti dal candidato sindaco Lina Tartaglione tenendo conto anche delle schede nulle potenzialmente valide ed attribuibili al detto candidato sindaco” e di disporre “l’annullamento, la riforma o la correzione” del risultato elettorale.
“Da oggi iniziamo insieme il percorso di trasparenza che vi avevo promesso. Partiamo dal primo punto fermo. Alle ultime elezioni amministrative del 14 e 15 maggio non c’è stato alcun vincitore..ma solo una vittima..la città! Il sindaco di Marcianise è per soli 61 voti (da verificare attraverso ricorso) Tonino, grazie ad una campagna denigratoria e diffamatoria vergognosa contro di me fatta casa per casa. Le mie liste, quelle del centrosinistra hanno avuto il 55,5% delle preferenze, quindi la città ha votato il centrosinistra che avrà la maggioranza dei seggi in consiglio (13 contro 12). Cosa succederà?” – questo è quanto dichiarò la dott.ssa Tartaglione nel post elezioni del 14 e 15 maggio scorso.