Ucciso a 17 anni per una ragazza: ancora non ritrovata l’arma del delitto, fermato Hassan 20enne da anni a Casal di Principe

Casal di Principe. Una ragazza contesa, vecchi dissapori, una lite sfociata nel sangue in una normale sera d’estate. È la tremenda cronistoria dell’omicidio di Giuseppe Turco, 17enne di Villa Literno, in provincia di Caserta, ucciso ieri, 29 giugno, a coltellate all’esterno di un bar in piazza Villa a Casal di Principe. Per il delitto è stato sottoposto a fermo un 20enne di origine marocchina Hassan, da anni a Casal di Principe.

Stando alla prima ricostruzione dei carabinieri di Casal di Principe, guidati dal capitano Busetto, ci sarebbe una ragazza al centro della lite sfociata nel sangue. A quanto emerge, la giovane aveva avuto prima una relazione con la vittima, poi, attualmente e presumibilmente, con il ragazzo accusato dell’omicidio.

Ieri sera, in base alle testimonianze, la ragazza sarebbe passata all’esterno del locale dove erano presenti i due; da qui sarebbe nato il diverbio poi culminato in tragedia. Screzi già registrati in passato fra i due, ma che non erano mai sfociati nella violenza, fino ovviamente alla serata di ieri.

Gli amici della vittima hanno subito allertato i soccorsi: sul posto i sanitari del 118 che lo hanno trasportato Pineta Grande Hospital di Castel Volturno. I medici hanno provato a salvargli la vita, ma dopo poche ore il 17enne è morto. Troppo gravi le ferite all’addome riportate che ne hanno compromesso le funzioni respiratorie.

I carabinieri, coordinati dalla Procura di Napoli Nord, hanno immediatamente avviato le indagini, ascoltando le testimonianze dei presenti. Nella mattinata di oggi, hanno individuato il 20enne, con precedenti comuni, e lo hanno raggiunto nella sua abitazione, dove hanno ritrovato anche indumenti sporchi di sangue, e hanno sottoposto il giovane al fermo. È caccia all’arma utilizzata per l’omicidio che, pare, sia stata gettata negli attimi successivi all’accoltellamento. I militari dell’Arma hanno setacciato la zona in lungo e largo, senza però ritrovarla.

Intanto il 20enne è stato trasportato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in attesa della convalida del provvedimento.

Si indaga anche sui momenti successivi al delitto. “Occorre un lavoro sul disagio giovanile. Di queste situazioni se ne stanno verificando troppe, ragazzi fuorviati dalla mancanza di alternative o da esempi negativi, che sfogano la loro rabbia in questo modo“, commenta il sindaco di Villa Literno, Valerio Di Fraia, esprimendo vicinanza alla famiglia.

Quanto accaduto ci lascia sgomenti, un ragazzo di 17 anni che perde la vita per mano di un altro giovane, è una di quelle notizie che non vorremo mai sentire. Noi non possiamo che esprimere la nostra costernazione e la vicinanza alla comunità di Villa Literno a cui apparteneva la vittima e alla sua famiglia” – ha dichiarato invece Renato Natale, sindaco di Casal di Principe. Ho già inviato ai responsabili dell’ordine pubblico – ha aggiunto il primo cittadino – a fare un ulteriore sforzo per garantire presidi permanenti nei luoghi di maggiore affluenza giovanile. Nel contempo ho convocato una riunione straordinaria per lunedì con le organizzazioni giovanili, per riflettere su quanto è avvenuto e verificare la possibilità con la collaborazione di tutti di mettere in campo adeguate iniziative socio culturali in grado di prevenire fenomeni di questo tipo“.

Appello che sembra essere stato recepito dalla Prefettura. Infatti per martedì 4 luglio è stato convocato il Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal prefetto Giuseppe Castaldo a cui parteciperanno i tre vertici delle forze dell’ordine: carabinieri, Guardia di Finanza e questura Caserta. Si valuteranno misure più stringenti per la sicurezza.

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