Castel Volturno (di Giovanni Maria Mascia). Per la morte di Francesca Oliva, il GUP Rosaria Dello Stritto del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha rinviato a giudizio per omicidio colposo e falso Vincenzo Schiavone, settantuno anno amministratore di fatto della Clinica Pietragrande, Stefano Palmieri, cinquantasette anni primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia della clinica, Gabriele Vallefuoco e Giuseppe Delle Donne entrambi sessantenni e ginecologi della struttura sanitaria di Castel Volturno. Sono state invece stralciate le posizioni dei due tecnici informatici accusati di aver modificato la cartella clinica della paziente.
Il GUP per Gianluca Salvatore Russo, trentasei anni, e per Giorgio Conte di settantadue anni, ha accolto l’istanza della difesa che aveva rilevato un vizio di notifica della chiusura delle indagini, per i due imputati gli atti tornano alla Procura, mente i medici sono stati rinviati a giudizio davanti al giudice monocratico Cardullo del tribunale sammaritano, con inizio del processo fissato per il prossimo tredici novembre.
Accolte le richieste di rinvio a giudizio avanzate dal Pubblico Ministero Gerardina Cozzolino e dalle parti civili, gli avvocati Raffaele Costanzo che rappresenta gli interessi dei familiari della vittima e Lara Vastarella che rappresenta il dottor Renato Bembo, medico che aveva diagnosticato alle nove di mattina del 23 Maggio del 2014 un “malessere generale” della donna ed aveva prescritto l’Unasyn. In realtà il dottor Delle Donne avrebbe prescritto alla vittima solo una compressa di Amplital nella visita seguita al ricovero.
Per coprire errori ed imperizie Schiavone e Palmieri avrebbero fatto cancellare dalla cartella clinica informatica la diagnosi del dottor Bembo, retrodatandola, i due tecnici e il dottor Vallefuoco avrebbero scritto all’alba del 24 maggio, dopo meno di un’ora dal decesso, “gravidanza indotta con Fivet paziente sottoposta a cerchiaggio“, ma avrebbero retrodatato l’accertamento al giorno del ricovero, avrebbero inoltre attestato che “all’atto della visita non erano state rilevate perdite atipiche“.
Francesca Oliva fu ricoverata il 22 maggio del 2014 a causa di algie pelviche, dispnea, febbre intermittente ed è morta alle cinque del mattino del 24 maggio.
Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giuseppe Stellato, Claudio Sgambato, Laura Serpico, Gianfranco Antonelli, Luigi Vallefuoco e Paolo Maria.
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