Marcianise (di Giovanni Maria Mascia). Accusata di aver derubato i genitori di novantaseimila euro, Maria Merola è stata assolta insieme al marito Claudio Bellopede, entrambi di Marcianise.
La sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste” è stata emessa dal giudice monocratico Dott.ssa Alessandra Vona del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha accolto le argomentazioni del difensore l’avvocato Pasquale Barbato.
La lunga istruttoria dibattimentale è nata dalla denuncia dei genitori, Umberto Merola e la moglie Giovanna Golino che avevano accusato la figlia e il genero di appropriazione indebita dei risparmi. Il denaro era in parte depositato su libretti postali nominali e in parte su un conto corrente al Banco di Napoli.
La difesa ha dimostrato che Maria Merola non poteva materialmente prendere i soldi depositati alla Posta in quanto non era autorizzata a farlo, mentre aveva invece la delega sul conto corrente, ma la difesa ha documentato i prelievi effettuati in parte per pagare dei lavori edili e in parte per pagare le tasse.
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